Mercoledì 21 settembre la convocazione nell’ufficio della Ministra Beatrice Lorenzin dopo le immediate, prorompenti polemiche riguardanti la seconda campagna sul “Fertility Day”, accusata di promuovere sentimenti di razzismo.E Giovedì 22, al momento di entrare in ufficio come ogni mattina, la scoperta di non avere più assegnato il badge per accedere al terzo piano del palazzo sul Lungotevere Ripa 1 che ospita il Ministero della Salute.Pare sia giunta al termine l’esperienza della Dott.ssa Daniela Rodorigo nella prestigiosa sede, con la revoca dell’incarico di Direttore generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei e Internazionali.

La locandina del Fertility Day

Un vero e proprio strike che è stato in grado di abbattere ogni forma di possibile consenso con una precisione e una costanza nell’indispettire i destinatari del proprio messaggio che, davvero, hanno dato adito a più di qualcuno di domandarsi se si trattasse di semplice incompetenza o se vi fosse un certo grado di intenzionalità nell’operare male.

Dopo quello di fine agosto sulle sciagurate “cartoline” del Fertility Day, questo secondo caso è emerso alla vigilia del 22 settembre, giorno effettivamente indicato come ricorrenza per l’importante tematica delle politiche di sostegno alla bassa natalità nel nostro Paese, ed è esploso con vigore di certo non inferiore a quello dell’episodio precedente.

La locandina di un opuscolo promozionale dell’iniziativa mostra due gruppi di giovani, separati da una frastagliata linea di demarcazione orizzontale: in alto, due ragazzi e due ragazze al mare, la carnagione chiara, i capelli biondi e lo smagliante sorriso che fa da pendant alla dicitura “Le buone abitudini da promuovere”; nella sezione inferiore, tre ragazzi e una ragazza nel chiuso di un salotto intenti a fumare, capelli scuri comprendenti una sorta di chioma afro e, per quanto riguarda uno dei giovani, scura pure la pelle, il tutto corredato dalla scritta “I cattivi ‘compagni’ da abbandonare”.

Il Ministero della Salute ci tiene poi a specificare che il senso dell’immagine composita è quello di porre l’accento sugli “Stili di vita corretti per la prevenzione della sterilità e dell’infertilità”.

Accolta com’era prevedibile in malo modo dai cittadini appena affacciatasi alla presentazione web, questa locandina risulta pure non fondata su scatti originali, ma su fotografie precedentemente utilizzate: i ragazzi biondi provengono da una pubblicità della “Penn Hill Dental”, attività specializzata in servizi dentali che ha sede nel Somerset, in Gran Bretagna, mentre quelli scuri da un poster contro l’uso di droga diffuso particolarmente in Arizona e ripreso poi da un ramo della Chiesa di Scientology.

Ma chi è Daniela Rodorigo?

La persona che a causa di questa campagna mal condotta ci ha rimesso l’incarico è un avvocato di 49 anni, dirigente di Prima fascia con stipendio di 236.561.20 Euro lordi l’anno (somma di stipendio annuo, quota fissa, variabile e altri premi o voci), con il ruolo di Direttore generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei ed Internazionali.

Abilitata alla professione, mostra un curriculum di tutto rispetto: diversi master e docenze nell’ambito delle funzioni e dei diritti legati alla sanità sin dall’inizio della sua carriera, direzioni sanitarie di strutture ospedaliere, Componente esterno Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, dal 2005 contatti diretti con il Ministero e partecipazione a numerose missioni sia presso Organismi internazionali che bilaterali con Paesi terzi.

Quel che salta all’occhio, l’assenza di esperienze come giornalista, ufficio stampa o comunque di informazione e relazione con il pubblico.

«La locandina uscita non era quella che io ho controllato e questo è evidente mettendo a confronto le due immagini – ha spiegato la Lorenzin all’agenzia Adnkronos - avrei voluto una campagna fatta da professionisti, ma poi si è proceduto con le risorse interne del ministero».