La nuova legge elettorale italiana, l'Italicum, è stata approvata soltanto qualche mese fa, ma c'è già chi vuole modificarla. Alcuni deputati Di Ap (Area Popolare) e Pd hanno, infatti, presentato una mozione "al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale". Nel testo non viene specificato, comunque, quali aspetti della legge elettorale possono essere soggetti a variazione. Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle chiude tutte le porte alla legge elettorale (comprese eventuali modifiche), ed invita la maggioranza a riflettere su una legge simile al vecchio "Mattarellum", il proporzionale rimasto in vigore dal 1993 al 2005.

Renzi: "Faremo le modifiche necessarie"

Ad annunciare il voto sulla mozione è stato Ettore Rosati, capogruppo Pd alla Camera, in seguito all'accordo tra il suo partito e Ncd, in procinto di presentare una propria mozione. Renzi, dal canto suo, si è detto disponibile a valutare ed eventualmente modificare alcune parti della legge: "Noi siamo totalmente disponibili a cambiare, aspettiamo Silvio Berlusconi e Matteo Salvini così tutte le posizioni sono chiare in campo e poi faremo le modifiche". A chi gli chiede se il testo verrà modificato prima o dopo il Referendum Costituzionale, risponde: "La discussione parlamentare viene gestita dal Parlamento. Il governo ha data massima disponibilità, ma tocca al Parlamento decidere".

Il M5S chiede un ritorno al proporzionale

Il Movimento 5 Stelle non ha alcuna intenzione di modificare l'Italicum. L'unica operazione possibile, secondo i pentastellati, è eliminare completamente la legge in quanto "non è migliorabile perché antidemocratica ed incostituzionale". I deputati M5S della commissione Affari costituzionali della Camera illustrano la loro proposta: L'Italia deve adottare "un sistema elettorale con formula proporzionale, da applicarsi in circoscrizioni medio-piccole".

Questo è l'unico modo, spiegano i pentastellati per "garantire rappresentatività e vicinanza agli elettori e favorire l'aggregazione fra le forze politiche piccole e medio-piccole, spingendole a mettere insieme le loro idee in forza politiche più grandi ma coese, favorendo l'omogeneità interna dei partiti e disincentivando frantumazioni e scissioni». #Italicum #Renzi #M5S