Ad annunciare l’incredibile scavalcamento di Donald Trump è stato il sondaggio Reuters-Ipsos che ha registrato il 40% per il candidato repubblicano, con hillary clinton attestata intorno al 39%.

New York Post: "Ecco il sorpasso di Trump"

A rendere pubblico il rilevamento è stato il New York Post, immediatamente rilanciato dai social network negli Usa e di conseguenza fatto rimbalzare in tutto il mondo. “I am in this to win it - with you, the American people!” ovvero “io sono qui per vincere – con voi, popolo americano!” è stato il commento sulla pagina Facebook di Donal Trump.

Nelle scorse settimane ad essere avanti è stata sempre la candidata democratica, anche grazie ad una campagna mediatica volta a screditare il magnate statunitense. Quelle di Trump, però, si è rivelata una vera e propria rimonta parecchio inaspettata che ha visto un recupero di addirittura otto punti percentuali. Nell'ultima rilevazione sono inclusi anche gli altri candidati alle elezioni presidenziali che si terranno a novembre, come il libertario Gary Johnson, che secondo l'analisi sull'intenzione di voto, ha ottenuto il 7 per cento.

Donald Trump e l'incredibile rimonta

Solamente a fine agosto il sondaggio, reso noto da RealClearPolitics, registrava Hillary Clinton 5,3 punti avanti a Trump. L’analisi era stata realizzata attraverso tutti i sondaggi elettorali effettuati alla fine del mese in corso.

Poche settimane prima, il distacco era molto più netto: di ben8 punti era la differenza tra Trump e la candidata democratica ormai considerata il primo presidente degli Usa donna, un finale che appariva quasi scontato dopo la presidenza di Barack Obama, ovvero il primo presidente afro-americano, sempre democratico. Addirittura, in uno degli Stati chiave come quello della Virginia, la Cbs aveva registrato Hillary Clinton avanti di 12 punti, col 49% delle preferenze degli intervistati contro il 37% in favore di Trump.Invece, a quanto pare, il finale è ancora tutto da scrivere: il margine di errore del sondaggio pubblicato dal New York Post è intorno al 3%, ma conferma che la strada per le elezioni di novembre può essere ancora ricca di sorprese e piena di colpi di scena.