La fallimentare campagna elettorale di Hillary Clinton potrebbe essere stata finanziata anche con i soldi dei contribuenti italiani. Il nostro governo infatti dal 2006 ad oggi ha destinato fondi gestiti dal Ministero dell'Ambiente alla fondazione filantropica fondata dalla famiglia Clinton. Una mossa forse pensata per stabilire buoni rapporti con la potente famiglia americana, l'ex presidente Bill e la Segretaria di Stato in odore di presidenza Hillary. Ma la vittoria di Trump ha vanificato tutto.

Sono 10 anni che il governo italiano finanzia la Fondazione Clinton

I rapporti tra il governo italiano e la Fondazione Clinton sarebbero iniziati almeno dal 2006, durante il governo Prodi, e sarebbero proseguiti fino ad oggi, tanto che il sito ufficiale della Fondazione riporta che nel 2015 la stessa ha ricevuto un contributo di 250mila dollari. Soldi che sarebbero destinati a beneficenza, come programmi di aiuto e scolarizzazione nel sud del mondo. Ma secondo i detrattori della candidata democratica, la Fondazione sarebbe stata utilizzata anche per gestire in modo occulto fondi destinati alla campagna elettorale presidenziale.

L'interrogazione parlamentare di Malan

La questione dei finanziamenti del governo alla Fondazione Clinton è stata sollevata dal senatore di Forza Italia Lucio Malan, ad Agosto, con la presentazione di un'interrogazione parlamentare, che rivolgendosi al Ministero dell'Ambiente, ha chiesto lumi sulla natura del finanziamento, ritenuto inappropriato in quanto elargito ad un politico impegnato in un confronto per la Casa Bianca.

Le accuse di Trump alla fondazione

Durante la campagna elettorale Trump ha attaccato la Fondazione della Clinton, in relazione ad una donazione da ben 24 milioni di dollari ricevuta dall'Arabia Saudita, definendo la candidata dem scarsamente credibile nel contrasto del terrorismo, a causa di quelle che il tycoon ha definito "relazioni pericolose".

Grazie ad una legge varata da Obama nel 2008 sulla trasparenza delle donazioni, l'elenco dei contributori della fondazione è pubblico. Oltre all'Italia anche altre nazioni tra cui la Germania hanno finanziato la Fondazione, che riceve sostanziose donazioni anche da grandi aziende di tutto il mondo. Per citare nomi conosciuti, il gruppo Fca, la banca Monte dei Paschi, Enel, Autogrill, Pirelli e molte altre. Resta da vedere se la generosità dei numerosi contributori continuerà anche ora che è fuori gioco dalla Casa Bianca.