Il Referendum costituzionale è alle porte e ha già diviso il paese in due. In questa morbida guerra civile tra le parti non potevano mancare i personaggi illustri del Belpaese. Vediamo come si sono schierati.
Per il Sì
Il primo nome a spuntare in questo fronte è l'ormai ex difensore della Costituzione Roberto Benigni, passato con un salto carpiato da "la costituzione più bella del mondo" ad abbracciare convintamente la Riforma Boschi. Poi abbiamo il Trump in salsa italiana, non Salvini o Grillo, ma Briatore, amico del Magnate americano tra l'altro.
Poi abbiamo un non molto convinto Claudio Bisio, l'apprezzata giornalista sportiva Ilaria D'Amico (e il compagno Buffon), il sempreverde giornalista e commentatore sportivo Giampiero Mughini, e il teletribuno Santoro. Altri della lista sono: Tutti gli intellettuali, tranne qualche eccezione, de La Repubblica, Oliviero Toscani, Paolo Crepet, Cecchi Paone, tutto il Mondo dei Vip e 'vippettini' Mediaset.
Per il No
Qui la lista, non dissimile dalla precedente, è molto variegata, si va dagli attori Toni Servillo e Monica Guerritore alle teledive molto politiche Sabrina Ferilli e Alba Parietti, l'acerrimo nemico di Renzi a Firenze Piero Pelù. Tra gli outsiders troviamo il Matematico Piergiorgio Odifreddi e il noto presentatore Maurizio Costanzo, sula moglie non è dato sapere, i molto amati dal pubblico soprattutto giovanile Fedez e J-Ax e poi abbiamo l'attore Leo Gullotta, lo scrittore Erri De Luca.
Particolare menzione per Andrea Camilleri, l'ideatore del Commissario Montalbano che nonostante la quasi cecità ha promesso di andare in cabina ad ogni costo per portare il suo contributo al No.
Tanti altri si esporranno nei prossimi giorni si esporranno, un po' per il vizio dei giornali di fare interviste a personaggi famosi per fare domande su cosa votano e un po', senza allusioni volgari, fare sentire la propria vicinanza e appartenenza a questa o a quella formazione politica. Ma come insegnano le elezioni americane recenti, a che converranno tutti questi endorsement?