Il referendum costituzionale è alle ormai alle porte. La maggior parte dei personaggi politici ha manifestato la propria idea sulla riforma: qualcuno a favore, molti contrari, pochi gli indecisi. Tra quest'ultimi vi è Gianni Cuperlo, ex presidente del Partito Democratico, che proprio in questa ore sta lavorando per trovare un'intesa con Matteo Renzi. Cuperlo, in cambio dell'appoggio sulla riforma costituzionale, chiede al Presidente del Consiglio una revisione dell'Italicum, la legge elettorale approvata solo qualche mese fa. Chi, invece, è contrario alla riforma costituzionale è il leader di Forza Italia, Silvio berlusconi.
Il Cavaliere ha dichiarato di essere pronto a girare le televisioni per sostenere la posizione del "no".
Cuperlo-Renzi, trattativa in fase di definizione
Matteo Renzi e Gianni Cuperlo stanno lavorando per trovare un accordo sulla riforma e sull'Italicum. L'ex presidente del PD chiede al Premier di modificare la legge elettorale eliminando il ballottaggio, riducendo il premio di maggioranza e inserendo i collegi; in cambio, si impegna a sostenere la riforma costituzionale. Le richieste di Cuperlo sono le stesse avanzate dai bersaniani, i quali, come ha dichiarato lo stesso Bersani qualche giorno fa, non credono alle promesse del Presidente del consiglio "Solo qualche mese fa lo riteneva ottimo e perfetto, tanto da farlo approvare con la fiducia.
Adesso non mi venga a dire che darà l’incarico a Zanda e Rosato di trovare un sistema migliore".
Silvio Berlusconi pronto a scendere in campo
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha dichiarato di essere contrario alla riforma costituzionale e di essere pronto a sostenere le ragioni del "no". Su Facebook ha scritto un post in cui afferma che nei prossimi 20 giorni sarà in televisione per spiegare la propria posizione e che, secondo alcuni sondaggi, i suoi interventi sposteranno verso il "no" circa 5 punti percentuali.
Berlusconi, inoltre, ha invitato gli italiani a recarsi alle urna in quanto "su questo referendum non c'è il quorum e chi non va a votare pensando di bloccare la riforma, fa solo un favore a Renzi e al Pd".