Si sono svolte domenica 11 dicembre 2016 le Elezioni politiche per il rinnovo del parlamento rumeno. A risultare vincitore in entrambe le camere è stato il partito social democratico. Nella tornata elettorale è risultata bassa l’affluenza che si è attestata sul 39,45%. Il presidente del consiglio uscente è l’ indipendente Dracian Tolos, che ha guidato un governo tecnico.

Risultati.

I socialdemocratici, che confermano il predominio delle precedenti Elezioni, cercheranno una probabile alleanza con il partito magiaro di romania, formazione che difende i diritti dei rumeni di origine ungherese.

Il PSD ha preso in entrambe le camere poco più di 3 milioni di voti, con una percentuale di poco superiore al 45% e un incremento di 8 deputati al senato e 4 alla camera. Si attesta al secondo posto il Partito Nazionale Liberale con il 20% ed in forte calo. Perde infatti ben 31 seggi al senato e 20 alla camera. Prosegue per i liberali la forte crisi politica iniziata con le amministrative del 2015. Il PNL è un partito storico con oltre 140 anni di storia in Romania.

Immediatamente a seguire i due principali partiti vi sono l’Unione Salva Romania e il Partito Magiaro, che non raggiungono il 10%. A completare il quadro dei partiti che esprimeranno deputati e senatori vi sono l’ Alleanza dei Liberali di Romania e il Partito del Movimento Popolare.

Quest’ ultimo avrà un deputato ma nessun senatore.

Ha perso il seggio che manteneva dal 2004 invece l’ Associazione degli Italiani in Romania che prende 3503 voti, pari allo 0,05%.

Nuove Formazioni.

A colpire è la presenza di nuove formazioni politiche. Sono bel 13 al senato e 12 alla camera. Di queste il partito di ideologia Big Tent (pigliatutto) Unione Salva Romania, l’ Alleanza dei Liberali e Democratici e il Partito del Movimento Popolare hanno ottenuto seggi in una o entrambe le camere.

Non vi son riusciti invece: Romania Unita, Nostra Romania, il partito del potere umanista, Nuova Romania, Blocco Nazionale, PACT, Il Partito democratico zingaro, Nostra Vrancea ed il partito Repubblicano. In totale, le nuove formazioni presentatesi a queste elezioni hanno raccolto il 25,59% dei voti al Senato e il 23,62% alla camera.

Difficoltà per il nuovo governo.

Si prospetta tuttavia un terremoto nella politica rumena. Il presidente della Repubblica Klaus Iohannis, è contrario a dare il mandato di governo a Liviu Dragnea, il leader designato dei social-democratici, in quanto condannato a 2 anni per corruzione.