Paolo gentiloni potrebbe essere il nuovo premier nominato da Mattarella, avrà il compito di formare un nuovo governo (o si terrà il vecchio con qualche cambiamento) che dovrà affrontare alcuni impegni indilazionabili nazionali ed internazionali e portare a compimento i cambiamenti della legge elettorale per andare poi al voto.
Un uomo tranquillo
L'attuale ex Ministro degli Esteri è una figura di secondo piano, potrebbe essere l'alter ego di Renzi, con il compito di non fare nulla che gli possa dispiacere e di mantenergli il posto al caldo per la prossima legislatura.
Potrebbero però essersi fatti i conti senza l'oste, perchè dopo tanto clamore agli Italiani potrebbe anche non dispiacere questa figura moderata e anche la sinistra del Pd, sempre inascoltata dal segretario, con Gentiloni avrebbe certamente modo di mediare tra le posizioni dei Renziani e quelle dei Bersaniani.
D'altra parte, senza voler entrare nel merito della scelta della persona, il Presidente Mattarella ha dovuto prendere atto che nessun partito aveva intenzione di fare quel governo istituzionale auspicato da Renzi, sostanzialmente tutti i leader hanno sostenuto che il PD ha la maggioranza per governare e se ne deve assumere la responsabilità.
Le posizioni del partiti
Tutte le formazioni politiche hanno anche espresso l'auspicio che le elezioni si tengano in tempi brevi, anche se con qualche distinguo: Lega e M5S vorrebbero andare al voto immediatamente con qualsiasi legge elettorale, tutti gli altri partiti, da Forza Italia alla sinistra estrema passando il PD e Fratelli d'Italia, chiedono che, in via prioritaria, sia approntata una nuova legge elettorale più equa, con il diritto ai cittadini di votare i loro rappresentanti e con un premio di maggioranza esiguo.
Insomma staremo a vedere, ma c'è da credere che l'incaricato premier avrà come riferimento Renzi e se starà ai patti, il suo governo non si discosterà dalla linea che l'ex premier ha portato avanti e quindi la bocciatura sonora che gli italiani hanno dato al referendum costituzionale, ma soprattutto alla linea del governo, non sarà tenuta in alcuna considerazione.