Una vera e propria presa di posizione da parte del popolazione italiana. A sostegno della campagna referendaria del No abbiamo visto battersi ampiamente il MoVimento 5 Stelle con Di Maio e Di Battista, la Lega Nord con Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi che, solo da qualche giorno, ha preso una posizione ferma e decisa. Il fronte del No è sempre stata una campagna frammentata dove ha visto perlopiù i partiti dell’opposizione come protagonisti. Lo schieramento del Sì, molto più compatto ed omogeneo, ha visto come protagonista Matteo Renzi insieme a Maria Elena Boschi.

Questo referendum è stato personalizzato sulla figura di Renzi, colui che l’ha proposto e che ha svolto una campagna referendaria molto attiva su tutte le trasmissioni televisive in modo asfissiante. Ma gli italiani hanno, nonostante tutto, preso una strada opposta rispetto a quella renziana, il voto degli italiani è stato un voto di protesta contro il governo, un voto di difesa verso i propri diritti, verso la tutela della costituzione anche con il rischio di vedere crollare quel briciolo di stabilità che il Governo Renzi avrebbe potuto garantire.

Dopo i primi esiti certi dell’Exit Poll

Renzi tiene un discorso: “Andiamo via senza rimorsi. L’esperienza del mio governo finisce qui. Domani pomeriggio riunirò il consiglio dei ministri e salirò al Quirinale dove consegnerò al Presidente della Repubblica le mie dimissioni”.

Sono queste le parole che usa Renzi per congedarsi e annunciare le sue dimissioni subito dopo gli esiti ufficiali.

“L’accozzaglia”, così sono stati definiti i maggiori esponenti del No dall’ormai ex Premier Renzi, ha, quindi, stravinto il Referendum, con un consenso popolare veramente schiacciante.

Subito dopo il discorso di Renzi intervengono i maggiori esponente del M5s, Alessandro Di Battista: “Vogliamo andare al voto, dovranno essere gli italiani a decidere.

Basta tergiversare, se si aspetta un anno e mezzo daremo solo pensioni d’oro in più. Vogliamo occuparci dei problemi e iniziare a fare qualcosa concretamente. Basta parlare, è ora di agire” Di Maio: “Se il M5s dovrà guidare il paese dovranno essere gli stessi cittadini a deciderlo. Ora noi vogliamo andare il prima possibile al voto.”

Il referendum sembrerebbe aver decretato la fine del governo Renzi, ma è ancora incerto, poiché il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, potrebbe non accettare le dimissioni di Renzi.

Il futuro del Governo sarà quindi decretato in modo definitivo solo oggi. Una cosa è certa, la spaccatura del paese è netta.

Atteggiamento ostile da parte di Mattarella

La partita è ancora aperta, e nella giornata di oggi si saprà con certezza la decisione che prenderà il Presidente della Repubblica, ma dalle ultime indiscrezioni dal Quirinale pare che Mattarella "difficilmente accetterà di sciogliere le camere e andare al voto con due leggi elettorali diverse alla Camera e al Senato". E' tutto molto incerto, potremo avere le idee più chiare solo dopo la giornata di oggi..