Si è quasi conclusa la battaglia che da mesi ha visto tutti i partiti politici schierarsi per un Sì o per un No al referendum costituzionale. Mancano meno di due settimane al grande giorno, ma nessuno si perde d’animo e si continua a portare alta la bandiera del proprio schieramento. Il M5s continua la sua attivissima campagna per il No, sia all’estero che in Italia con il “TreNo tour”, che vede l’Onorevole Alessandro Di Battista presente in prima linea nelle principali piazze d’Italia per discutere con i cittadini e per entrare nel merito del referendum.
Quella che si sta consumando negli ultimi mesi è una vera e propria lotta politica e mediatica, e nessuno sembra perdere un colpo, anche se, c’è chi preferisce viaggiare per le piazze e parlare al popolo e chi invece preferisce coinvolgere i “poteri forti”.
Il confine tra campagna referendaria e clientelismo sembra non esserci per il Governatore della Campania Vincenzo De Luca
E’ il 15 novembre scorso quando, all'Hotel Ramada il Governatore De Luca riunisce più di 300 amministratori provenienti da ogni parte della Campania con lo scopo di ottenere più voti possibili al referendum, con una sola ed efficace strategia: il clientelismo. “Qui non ci sono giornalisti e possiamo finalmente parlare tra di noi”, comincia così il discorso che ha tenuto il presidente della Campania, in cui inneggia più volte al clientelismo, ribadendo che il premier Matteo Renzi ha stanziato soldi per la Regione Campania ed è quindi necessario convincere tutti a votare Sì al referendum, indipendentemente dal proprio partito politico.
Nella registrazione pubblicata da “Il fatto quotidiano”, De Luca, continua dicendo “dobbiamo mobilitarci, andare tutti porta a porta, per venti giorni non dovete pensare ad altro”; il Governatore della Campania si dice pronto a tutto pur di veder trionfare il Sì al referendum, anche ad usare metodi illegali. Il premier Matteo Renzi commenta così l’accaduto: ”Non condivido i metodi di De Luca, ma se il Sud venisse amministrato come fa lui, avremmo l'1% di Pil in più”; Renzi si dichiara lontano dai metodi del Governatore della Campania ma infondo sembra quasi perdonarlo poiché sembrerebbe amministrare bene la regione..
De Luca recidivo o frainteso?
Qualche mese fa il Governatore della Campania rilasciò un’intervista per “LIRATV” nella quale lo stesso De Luca rivolgendosi ad alcuni membri del M5s, in particolare, contro Di Maio, Fico e Di Battista affermò : “Si baciano e si abbracciano in pubblico, in privato vorrebbero accoltellarsi. Che possano morire ammazzati.” Non si tratta di critiche verso un partito politico ma insulti gravissimi che ormai sembra voler risparmiare a pochi..
I metodi utilizzati dal Governatore sono ormai noti a tutti, come d’altronde, anche il suo modo di “acquistare” voti in modo lecito, l’idea che ha De Luca di democrazia è ben lontana a quella che ci dovrebbe appartenere. E’ quindi più consono parlare di un recidivo governatore piuttosto che di “fraintendimenti”.