L'inchiesta della Procura di Roma sugli accadimenti in Campidoglio si arricchisce di un nuovo e fosco elemento: la stipulazione di assicurazioni sulla vita. Anche su quest'aspetto i magistrati hanno ascoltato ieri, 2 febbraio, Virginia Raggi.

I fatti e i reati ipotizzati

"È stato un interrogatorio molto tranquillo, ho risposto a tutte le domande e chiaro". Queste sono le dichiarazioni rilasciate dalla sindaca di Roma al termine del colloquio con i magistrati di ieri, 2 febbraio, iniziato alle 16 e conclusosi intorno alle 22:30. Gli inquirenti che stanno conducendo l'inchiesta sulle nomine in Campidoglio sono Paolo Ielo e Francesco Dall'Olio: nel corso delle indagini, la Raggi è stata iscritta nel registro degli indagati per falso ed abuso d'ufficio.

I reati sarebbero stati commessi in merito alla nomina di Renato Marra - fratello dell'ex braccio destro della sindaca, Raffaele Marra - a direttore del dipartimento Turismo capitolino. Nel corso dell'interrogatorio, i magistrati hanno chiesto spiegazioni alla sindaca "pentastellata" anche in merito ad un'altra vicenda: la prima cittadina sarebbe la beneficiaria di un'assicurazione di 30.000 euro, stipulata da Salvatore Romeo.

"L'Espresso" ha ricostruito così gli eventi: nel gennaio 2016, Romeo, attuale assessore alle Partecipate, avrebbe concordato una polizza sulla vita per Raggi, che all'epoca non era ancora sindaca. Quando fu eletta, Romeo divenne membro della sua giunta e, in poco tempo, il suo stipendio aumentò considerevolmente da 39 mila euro lordi l'anno a 110 mila, per poi attestarsi a 93 mila dopo l'intervento dell'Anac (l'Autorità nazionale anti-corruzione, ndr) di Raffaele Cantone.

Le carte in mano alla Procura romana rivelerebbero che l'assessore alle Partecipate avrebbe investito sinora 100 mila euro in polizze assicurative a beneficio di vari esponenti del Movimento 5 Stelle. Ciò, naturalmente, ha portato i magistrati ad interrogarsi sulla provenienza di questo denaro, sui beneficiari e soprattutto sui motivi di questi movimenti.

In merito a tale vicenda, la Procura al momento ha ipotizzato uno "scambio di utilità" fra Raggi e Romeo, una sorta di "do ut des" riguardante in particolare la collaborazione di Romeo alla raccolta degli elementi necessari per preparare il falso dossier presentato dalla Raggi durante le primarie del M5S, per screditare Marcello De Vito.

Le dichiarazioni di Raggi e Romeo

In merito alla questione della polizza (come riporta "La Stampa"), la sindaca pentastellata, al termine del colloquio con i magistrati ha dichiarato: "L'ho appreso questa sera, sono sconvolta". Romeo, dal canto suo (scrive "Repubblica") ha invece sottolineato: "Non so di cosa state parlando. [...] Non ho nessun commento da fare".