Roma: è ancora la Città Eterna a far parlare di sé, e a farlo per la sua attuale amministrazione comunale. Una Giunta che ha visto la sindaca Virginia Raggi essere raggiunta da un avviso di garanzia dalla Procura. Accadimento, questo, che ha suscitato una pletora di reazioni, tanto in casa 5 Stelle quanto in casa Pd.

Le accuse

"Falso" ed "abuso d'ufficio": ciò spiega l'avviso di garanzia ricevuto dalla sindaca romana. Che dunque risulta indagata dalla Procura per la nomina di Renato Marra, fratello del suo ex-braccio destro Raffaele Marra in custodia cautelare a Regina Coeli anche lui per abuso d'ufficio, come capo del dipartimento Turismo in Campidoglio.

In particolare, le carte del fascicolo aperto dalla Procura romana - e segnatamente dal procuratore aggiunto Paolo Ielo - rivelano che Raggi avrebbe dichiarato il falso a Mariarosa Turchi, la responsabile anticorruzione della Giunta, rassicurando quest'ultima che avrebbe agito in completa autonomia nella nomina del nuovo responsabile del dipartimento Turismo. Ciò che, in verità, non sarebbe avvenuto e che spiegherebbe il secondo reato contestato a Raggi, ossia l'abuso d'ufficio. Perché la sindaca non avrebbe effettuato uno screening nei curricula vitae pervenuti in candidatura al concorso pubblico per il dipartimento Turismo e avrebbe permesso a Raffaele Marra di far nominare per quell'incarico il fratello - anche se successivamente licenziato.

Le reazioni della Raggi

Su Facebook, Raggi si è detta “serena” e di avere “completa fiducia nella magistratura”. Queste le parole del suo post sul social: “oggi mi è giunto un invito a comparire dalla Procura di Roma nell'ambito della vicenda relativa alla nomina di Renato Marra a direttore del dipartimento Turismo che, come è noto, è già stata revocata.

Ho informato Beppe Grillo e adempiuto al dovere di informazione previsto dal Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle. Ho avvisato i consiglieri di maggioranza e i membri della giunta e, nella massima trasparenza che contraddistingue l'operato del M5S, ora avviso tutti i cittadini. Sono molto serena, ho completa fiducia nella magistratura, come sempre.

Siamo pronti a dare ogni chiarimento”.

Del mondo politico

Beppe Grillo, per l'appunto. Quali sono state le sue reazioni? Il Garante pentastellato ha imposto il silenzio sulla vicenda a tutti i parlamentari del MoVimento. Ma alcuni lo hanno eluso, chi commentando gli eventi accaduti mantenendo l'anonimato, chi invece esponendosi. Uno di questi è Alessandro Di Battista che, ai microfoni di La7, come riporta Repubblica.it, ha dichiarato: “Raggi ha commesso l'errore di fidarsi della persona sbagliata, ma per quanto riguarda la nomina di Renato Marra non si tratta di denaro pubblico, o di scelte che inficiano un diritto dei cittadini. Si tratterebbe di firme sbagliate, di una nomina sbagliata la quale è stata immediatamente revocata”.

E che ha poi aggiunto: “non sarà la prima volta che un amministratore Cinque Stelle commetterà un errore". Solidale con Raggi si è detto anche l'ex-premier Matteo Renzi che, sempre su Facebook, ha scritto: “la nostra costituzione prevede che tutti i cittadini siano innocenti fino a sentenza passata in giudicato. E questo vale per tutti. Invito dunque il Pd a rispettare la presunzione di innocenza e non rincorrere le polemiche. La Raggi faccia il suo lavoro [...] se ne è capace”.