I titoli di coda al mese di marzo stanno scorrendo e vogliamo archiviarlo con gli ultimi Sondaggi politici di IPR Marketing. L’istituto di ricerche ha interpellato i cittadini, chiedendo loro quale partito voterebbero alle prossime elezioni. Rispetto alla settimana scorsa non vi sono grosse variazioni nelle intenzioni di voto, visto che gran parte di essi sono rimasti stazionari. Al comando permane il Movimento 5 Stelle, che mantiene un ampio vantaggio sul Partito Democratico, attualmente stimato di 7 punti percentuali. Trend negativo per la Lega Nord, che subisce una flessione, che permette a Forza Italia di agganciarla al terzo posto.

Di seguito andremo a vedere più nel dettaglio lo scenario rilevato in questa ultima settimana marzolina, nonché la situazione relativa all’elezione del segretario del Partito Democratico.

IPR: salgono ulteriormente Democratici e Progressisti

In testa troviamo il M5S con il 31%. Non ci sono variazioni per i grillini, così come non se ne registrano per il PD, che resta fermo al 24%. Il gap da recuperare per Matteo Renzi è comunque importante, chissà che dopo lo svolgimento delle Primarie tra qualche settimana non cambino le cose. Il terzo gradino del podio vede Lega Nord e Forza Italia in coabitazione al 12%, con il primo in calo dell’1% e il secondo stabile. Alle loro spalle si inseriscono i Democratici e Progressisti (+1%), che salgono al 6%, mentre Fratelli d’Italia rimane al 5% (=).

Leggera flessione ha interessato Alternativa Popolare (-0,5%), che scende al 4%, così come Sinistra Italiana (-0,5%), che si attesta al 2,5%. Infine, ci sono gli altri al 3,5%. Complessivamente, c’è il Centrodestra che raccoglie il 29%, inserendosi a metà tra i due principali contendenti. I partiti di quest’area avrebbero poche chance di vittoria se correrebbero separatamente alle elezioni, ma uniti avrebbero maggiori possibilità.

Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per altre news sui sondaggi elettorali, vediamo cosa riportano i dati riguardo alle Primarie del PD. Gli italiani voterebbero per la maggior parte Matteo Renzi, che raccoglie ad oggi il 55%. Ben più staccati gli altri due candidati in lizza: Andrea Orlando al 17% e Michele Emiliano al 13%.

Il 7% ha risposto che non voterebbe nessuno dei tre o sceglierebbe un altro candidato, mentre l’8% non è stato in grado di scegliere. A quanto pare, dopo essersi dimesso, l’ex Premier dovrebbe facilmente riprendersi ciò che era suo. Salvo sorprese, infatti, la sua vittoria è scontata, vedremo se tutto ciò verrà confermato il prossimo 30 aprile, quando ci saranno le votazioni in tutta Italia.