L’istituto di ricerche EMG ha pubblicato gli ultimi Sondaggi politici del mese corrente. Le intenzioni di voto ai partiti registrano un incremento da parte del Movimento 5 Stelle, che consolida il primato e distanzia ulteriormente il Partito Democratico. Quest’ultimo, però, dopo la brusca frenata, torna a crescere, seppur in maniera minima e senza impensierire i pentastellati. Ad essere in flessione, invece, sono i partiti del CDX. Di seguito vi illustriamo il quadro completo, con le variazioni rispetto alla settimana precedente.
EMG: PD si risolleva, giù il Centrodestra
Il M5S aumenta dello 0,4% il suo valore. Tutto questo permette al movimento di Beppe Grillo di salire al 30,3%. Il gap con il PD si dilata, nonostante si sia registrato un leggero incremento rispetto alla scorsa volta (+0,1%). Il partito di Matteo Renzi, che presto sarà interessato dalle Primarie, si porta al 26,9%, ma come si può notare resta ben distante dalla vetta che occupava saldamente fino a poco tempo fa. Alle sue spalle, però, non c’è nessuno che ne ha approfittato. Anzi, Lega Nord e Forza Italia hanno perso terreno. Per il partito di Matteo Salvini si parla di una perdita dello 0,5%, mentre quello di Silvio Berlusconi è calato dello 0,3%. Ambedue, ora, si trovano all’11,9%.
Un arretramento lieve interessa anche Fratelli d’Italia con Alleanza Nazionale (-0,1%), che si attesta al 4,9%, mentre i Democratici e Progressisti, che avevano scombussolato un po’ lo scenario, si trovano a subire una flessione (-0,3%), portandosi al 4%. Bene la neo nata Alternativa Popolare, che sale al 3,4% (+0,5%). In ripresa pure Sinistra Italiana (+0,1%), che si trova all’1,7%, mentre il Campo Progressista viene quotato all’1% (=).
Gli altri, infine, ottengono il 4%. Nel complesso, abbiamo il CDX al 28,7%, che si posiziona a metà strada tra M5S e PD.
Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per avere aggiornamenti sui sondaggi elettorali, vediamo qual è la situazione relativa all’elezione del segretario del PD. IXÈ rileva al comando Matteo Renzi con il 55% (+1%), mentre per Andrea Orlando, che si trova al 17%, si registra un calo (-3%). Resta stabile al 13% Michele Emiliano. Il resto della fetta è così suddivisa: altri candidati al 7% e indecisi all’8%.