Subito dopo la conferma della sua netta vittoria alle Primarie del Pd del 30 aprile, Matteo Renzi è salito sul tetto della sede nazionale del PD a Roma dove è stato accolto da diverse decine di dirigenti del partito festanti e ha effettuato il suo primo discorso ufficiale dopo la sua nuova elezioni a segretario nazionale.

Dopo i numerosi ringraziamenti di rito, Renzi è entrato nel merito della politica. Ecco i passaggi principali.

'Vittoria al di sopra di ogni aspettativa'

Guardando al passato Renzi ha detto: "Abbiamo passato anni chiusi nelle stanze a discutere di quello che ci divideva anziché quello che ci univa.

Il congresso segna l'inizio di una pagina nuova, non è la rivincita di niente, si tolga dalla testa chiunque che questa è una rivincita. Ora inizia una storia completamente nuova e abbiamo davanti un foglio bianco, non invece il secondo tempo della solita partita. Ma è un'altra partita che dobbiamo vincere partendo dal presupposto che forse in passato non siamo stati in grado di portare la gente dalla nostra parte, dal basso, anche per colpa mia abbiamo perso delle occasioni. Il risultato delle Primarie è impressionante nelle dimensioni va oltre qualsiasi aspettativa e ci dice che dobbiamo essere capaci di riproporci dal basso, nei borghi, nelle periferie, nelle associazioni. Il futuro dell'Italia passa da tutti noi".

'Faremo grande coalizione con i cittadini e non coi partiti che rappresentano solo se' stessi'

Qualche stoccata anche alle altre forze politiche senza nominarle :"Noi vogliamo fare una grande coalizione e vogliamo farla coi cittadini, coi volontari e coi soggetti sociali rappresentativi, non con i presunti partiti che rappresentano solo se' stessi; noi vogliamo fare la grande coalizione con gli uomini e le donne che ci vogliono dare una mano per scrivere il progetto dell'Italia dei prossimi 4 anni.

Noi non vogliamo lasciare il paese a chi vive di paure, di complotti e di scie chimiche, a chi pensa che i vaccini facciano male, a chi dice che la mammografia fa male. Abbiamo milioni di persone che ci chiedono di essere concreti. Non sappiamo il giorno in cui voteremo ma il PD deve arrivare a quel giorno molto più forte e radicato, non solo sul web ma anche nella vita quotidiana.

I nostri 6000 circoli vanno spalancati, valorizzando di più le persone che stanno sui territori".

E infine Renzi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Io non ho mollato grazie a voi, ogni giorno c'è stato uno scandalo vero o falso, una polemica, un litigio o una difficoltà. Quello che mi ha stupito positivamente è stata la convinzione della comunità del PD di essere grande e non fine a se' stessa, perché noi sappiamo di avere la responsabilità di dare un futuro all'Italia e siamo quelli che hanno il compito storico di non lasciare il Paese nella palude. Noi ripartiamo dal presupposto che quando le persone guardano al futuro della propria terra con passione e dedizione, queste persone possono fare di tutto".