Giovedì 22 giugno, durante il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo di Bruxelles, il Primo Ministro britannico Theresa May ha dichiarato che i cittadini dell'Unione Europea avranno la possibilità di soggiornare nel Regno Unito anche dopo l’uscita della nazione dall'Unione Europea (la cosiddetta Brexit).

May offrirà il 'settled status'

Secondo la proposta di Theresa May, a ogni cittadino europeo che vive nel Regno Unito da 5 anni o più (prima della Brexit), verrebbe concesso un “settled status” (status invariato) nel Regno Unito, che garantirebbe gli stessi diritti dei cittadini britannici in termini di assistenza sanitaria, istruzione, welfare e pensioni.

Per quanto riguarda, invece, i cittadini UE che vivono nel paese da meno di 5 anni, gli sarà concesso di rimanere, con la possibilità di ottenere lo “status di residenza” dopo aver raggiunto i cinque anni.

"La posizione del Regno Unito rappresenta un'offerta equa e seria'' - Theresa May ha detto ai leader europei a Bruxelles. “Questa proposta è volta a dare tutta la certezza possibile ai cittadini UE che si sono stabiliti nel Regno Unito, costruendo carriere, vite e contribuendo tanto alla crescita della nostra nazione”. L'offerta di Theresa May sarà portata davanti al Parlamento inglese la prossima settimana.

Con questa proposta, Theresa May spera, forse, di rafforzare il proprio potere nella fase di negoziazione Brexit (che ha avuto inizio il 19 giugno scorso).

Il potere della May, infatti, è uscito indebolito dalle elezioni anticipate inglesi dello scorso 8 giugno, poiché la leader ha perso la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni.

Reazioni politiche alla proposta di Theresa May: ''insufficiente''

Parlando ai giornalisti nella notte di giovedì, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, ha commentato “La proposta May di concedere diritti ai cittadini dell'Unione Europea è un buon inizio, ma ci saranno molte altre domande da discutere nel corso della negoziazione Brexit”.

Tuttavia la proposta della leader britannica -da lei professata "un'offerta equa e seria"- non è andata giù a tutti i leader europei, come forse lei sperava.

Infatti, oggi, al suo arrivo per la seconda giornata del vertice, commentando la proposta della May, Jean Clade Juncker ha detto: "E' il primo passo, ma non è sufficiente".

Anche Christian Kern (Cancelliere Federale d'Austria) ha invitato Theresa May a ripensare la sua proposta, perché "Anche se è stata una buona prima proposta che apprezzo, la stessa non riguarderà molti cittadini dell'Unione Europea".