Nel corso della trasmissione "Otto e mezzo" su La7 questo Mercoledì 7 giugno è Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma e più volte deputato. L'ex leader della Margherita, intervistato dalla conduttrice Lilli Gruber, si è soffermato su molti temi di attualità politica.
Il giudizio di Rutelli sulla legge elettorale
Sulle conseguenze della legge elettorale che dovrebbe essere approvata, Rutelli ha dichiarato: "In un sistema politico come quello italiano in cui i grossi partiti sono tre, neanche il mago Silvan può far avere una maggioranza a qualcuno che non abbia almeno il 40% dei voti, che peraltro non ha nessuno.
In particolare poi il PD ha perso troppi pezzi in tutti questi anni e questo non lo aiuta. Io vorrei che i cittadini potessero avere la possibilità di scegliere chi viene eletto: nei comuni ognuno sa chi è il sindaco che viene votato, ma nessuno sa chi è il deputato o senatore che viene eletto".
'Ecco i rischi del dopo voto per l'Italia'
Sulle possibili elezioni anticipate Rutelli ha detto: "Gentiloni è una brava persona che stimo, vorrei che potesse completare il suo lavoro, mentre si va verso una campagna elettorale sotto l'ombrellone e probabilmente con l'emergenza immigrazione e gli sbarchi in corso, avremo inoltre una fase economica e finanziaria non semplice. Ma d'altronde quando si approva la legge elettorale è come un 'Pronti, attenti, via': ci saranno una serie di persone in Parlamento che non si sentiranno vincolate da una solidarietà di maggioranza e inoltre tutti saranno proiettati verso il voto.
Entriamo insomma in una fase in dobbiamo 'allacciare le cinture'. Insomma ha ragione Gentiloni a dire che o si va alla fine delle Legislatura (e quindi bisogna dargli gli strumenti per governare e fare una legge di stabilità) oppure si voti subito senza fargli portare in Parlamento delle norme che magari i deputati non sono disposti a votare".
Infine Rutelli ha parlato dei rischi che si profilano per il Paese dopo il voto: "Napolitano in queste ora ha fatto l'interprete della difesa del Parlamento rispetto alle decisioni dei vertici dei partiti, però non c'è dubbio che se la maggioranza del Parlamento aderisse alla scelta di andare al voto subito, allora il problema sarebbe risolto.
La cosa che deve preoccuparsi è il 'velocismo', cioè la percezione che si debba andare in fretta verso qualcosa, ma che non si sa molto bene cos'è. Il rischio più grande è un lungo balletto di un Governo che non si può fare e il fatto che non ci sia una maggioranza. Ci sono paesi che questo lo vivono normalmente come Olanda, Belgio o Spagna: però l'Italia è particolare ed è un osservato speciale sul piano dei conti pubblici perché il debito è cresciuto e la speculazione ha sempre degli appetiti perversi. Per fortuna Draghi è un garante che è in grado di salvare l'Europa e la sua tenuta economica e sociale. Però il rischio è che l'Italia possa ballare e mi auguro che tutti quanti mostrino buon senso".