Nel comune di Chioggia, un gruppo di fascisti dichiarati condividono il loro pensiero con la loro spiaggia. Il segno all'ingresso parla immediatamente chiaro. "Area non democratica e fascista, non fracassare il ca**o.". Ma ciò non è nulla circa quello che ci aspetta all'interno, inni al Duce e al sistema fascista, frasi contro gay e lesbiche e a favore di tutte le ideologie fasciste pensate dal Duce al tempo. Lungo il sentiero in legname che accompagna la gente al mare troviamo altri avvisi per eventuali nuovi “clienti”: "Le norme: ordine, pulizia, e disciplina "; "Proteggete la vostra zona anche con le armi se dovete, se ciò non vi soddisfa non me ne frega!"; "Privilegio solo per i vecchi clienti ...
altrimenti manganello in bocca". Troviamo anche un segno che indica le prestazioni sanitarie: "Questi sono i bagni per lui, lei, per gli omosessuali e per le lesbiche ".
Polemiche attorno allo stabilimento Punta Canna di Chioggia per la simbologia fascista
Spiaggia di Punta Canna, così è chiamato stabilimento che si rifà al periodo di Mussolini e di cui tanto ne esalta i pensieri. La costa del Duce o almeno così soprannominata dal leader generale del litorale: il proprietario fascista Gianni Scarpa, 64 anni, di Mirano, con in ufficio foto e poster di Mussolini e pieno di armi, con anche un piccolo cannone che possiamo scorgere da una finestra che punta sull’entrata per la spiaggia. "Qui dovete rispettare ciò che dico", enuncia pubblicamente.
Successivamente al report di Repubblica qualcuno ha fatto ricorso alle vie legali, sulla costa fascista sono giunti agenti di polizia e alcune pattuglie di carabinieri, incaricate di controllare il posto e segnalare eventuali problemi legali. Le forze dell'ordine sono state esortate a intervenire dal sovrintendente veneziano Vito Danilo Gagliardi.
In un primo momento il litorale "Punta Canna" non ha permesso l’entrata a bambini e a confusionari vari.
Tutto è decorato nella spiaggia con elementi piuttosto provocatori, ma a parte i nuovi avventori, essi sono completamente ignorati poiché evidentemente la maggioranza degli altri clienti condivide il pensiero del Duce. Il motivo si capisce non appena ci si siede in uno dei lettini tutti in maggioranza occupati.
Numerose volte il proprietario intrattiene le persone con mini riunioni (“di grande importanza”) per discutere del più e del meno. Ciò però non disturba affatto le persone poiché condividono gli stessi pensieri fascisti di Scarpa. Inni al regime, oltraggi alla democrazia e insulti a Papa Francesco in una battaglia senza limiti.
Ma perché Gianni vuole ricordare con così tanta evidenza il passato? Secondo alcuni per far rinascere il regime, ma lui stesso ha smentito questo pensiero, dicendo che lo fa solo e unicamente per il guadagno, questo poiché un abbonato mensile paga 200 euro e, in quella spiaggia, non si trova mai un lettino disponibile o una sedia che già non sia stata presa.