Fiamma Negrini, la consigliera comunale eletta nella lista dei “Fasci Italiani del Lavoro” a Sermide e Felonica, in provincia di Modena, ha fatto il suo debutto in consiglio comunale. La giovanissima esponente politica in una intervista a “Il Giornale” ha raccontato le sue emozioni e i suoi programmi, sottolineando che non è suo carattere scendere a compromessi con chi vuole cancellare il voto di coloro che l’hanno eletta sparlando di democrazia in pericolo. E’ chiaro il riferimento a Laura Boldrini e a tutti coloro che hanno gridato allo scandalo per l’elezione di una esponente di una candidata di una lista fascista.

Minacce di morte dopo le parole della Boldrini

Fiamma ha raccontato di avere avuto paura e di essere stata costretta a lasciare la sua casa e le sue abitudini, perché dopo le dichiarazioni della presidente della Camera, alle quali sono seguite quelle di molti altri, qualcuno è arrivato a minacciarla di morte. Adesso la neoconsigliera è concentrata sul suo lavoro e ha affermato che è suo dovere portare a termine il compito che gli hanno assegnato i suoi concittadini e ha ribadito che solo ai suoi elettori darà conto del suo operato come consigliere comunale. Fiamma ha dichiarato che si occuperà della riapertura dell’argine del Po, del recupero delle aree verdi e della costruzione di una piscina comunale perché, a suo giudizio, la politica è un mezzo per migliorare la qualità della vita dei cittadini .

La Boldrini ha reagito duramente alla elezione di Fiamma

La presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini non aveva preso bene l’elezione della candidata della lista “Fasci Italiani del lavoro” e aveva sottolineato che la Costituzione Italiana ha molte norme finalizzate a vanificare tutti i tentativi di riorganizzazione del partito fascista.

Inoltre, aveva chiesto al ministro dell’Interno che questi intervenisse nei confronti di coloro che avevano permesso alla lista della Negrini di presentarsi alle elezioni. Dopo qualche giorno il prefetto di Mantova ha revocato i funzionari della commissione elettorale competente per il comune interessato. Il simbolo della lista è, a giudizio della Boldrini, un chiaro riferimento al fascio littorio fascista e anche il nome è un riferimento ai “Fasci italiani di combattimento”, il nome del movimento fondato da Benito Mussolini, che si trasformarono in Partito Nazionale Fascista. La lista fondata da Claudio Negrini, padre di Fiamma, si era presentata alle elezioni comunali sin dal 2002, ma solo la Boldrini si è indignata al punto da farne una questione di rilievo nazionale.