L'attore Salvatore Esposito, noto per il ruolo da protagonista di Genny Savastano nella fortunata serie Sky "Gomorra", non le manda a dire né sul set né nella vita reale. Infatti, dopo i recenti roghi nel #vesuvio che hanno distrutto ettari di vegetazione e hanno ucciso numerosi animali, mettendo a rischio anche le popolazioni che abitano in quelle zone, l'attore napoletano ha deciso di esprimere la propria indignazione verso lo Stato italiano e la classe dirigente che lo guida.

Un attore che non si tira indietro

L'attore non è nuovo ad attacchi frontali verso la politica italiana.

Infatti, all'indomani dell'uscita della seconda stagione di #Gomorra, Esposito si era già scagliato contro l'ipocrisia della classe politica italiana da cui erano arrivate forti critiche nei confronti della serie e nel trattamento che questa riservava alle forze dell'ordine e politiche che operano per affrontare la criminalità organizzata in Campania. “Raccontiamo la totale assenza dello Stato in quelle terre, non è vero che la polizia non la facciamo vedere, raccontiamo piuttosto come le istituzioni non supportino la polizia stessa.” Queste erano state le parole dell'attore che difendendo l'operato degli sceneggiatori e della polizia rimbalzava le critiche rispedendole al mittente. Un attore che resta, dunque, molto attaccato alla sua terra e alle sue problematiche come dimostra lo l'ultimo sfogo in occasione degli incendi.

"Qualcosa di vergognoso"

Parole dure, durissime, che non lasciano spazio a interpretazione. "Quello che sta accadendo sul vesuvio è qualcosa di vergognoso...gente che sta morendo soffocata, la mia terra sta bruciando". Il celebre attore sferra una critica frontale che denuncia fermamente la latitanza delle autorità in un momento così delicato per i territori partenopei.

"Dov'è lo #Stato quando la gente ha bisogno?" questo si chiede nel video Salvatore Esposito che rivolge un vero e proprio appello a colleghi e artisti che con la loro visibilità potrebbero portare un aiuto a quelle comunità che in queste ore hanno visto bruciare gran parte dei loro terreni che in queste zone sorreggono con l'agricoltura gran parte dell'economia locale.

Un sfogo quello di Esposito che punta a risvegliare le coscienze anche dei suoi concittadini che vengono chiamati a "ribellarsi" a uno Stato che, secondo, l'attore sta facendo troppo poco. Un appello che speriamo non resti inascoltato.