Boldrini è scatenata e lancia la sfida al leader leghista Matteo Salvini. Il terreno di scontro sarebbe proprio Milano, una roccaforte padana per eccellenza. La Lombardia, in generale, è una ragione a trazione leghista, dove è molto complicato per la Sinistra affermare i propri ideali contrapponendosi a una tendenza politica molto radicata. Liberi e Uguali, il movimento guidato dal Presidente del Senato Pietro Grasso, avrebbe giocato sulla Lombardia alcune tra le migliori carte a disposizione nel mazzo. Probabilmente il vero avversario, nel senso strettamente concorrenziale, è il Partito Democratico al quale LeU vorrebbe sottrarre una parte consistente di elettorato.

Anche Pippo Civati sembra essere destinato al collegio lombardo di Bergamo e di Brescia. Boldrini, oltre che nel primo collegio uninominale di Milano correrà anche in quattro collegi plurinominali come capolista. Il Presidente della Camera va all'attacco, mettendo in mostra tutto il carattere e la determinazione, dicendo proprio a Matteo Salvini di stare sereno e di venire a Milano a combattere questa "sfida a viso aperto".

Boldrini e il fantoccio di Busto Arsizio

Sono ancora caldi, nel vero senso della parola, gli animi dei leghisti e dei sostenitori di Liberi e Uguali. La discussione sulla vicenda del fantoccio raffigurante Laura Boldrini che è stato incendiato in piazza a Busto Arsizio non sembra placarsi.

Pietro Grasso in prima persona era intervenuto dicendo che c'era una triste e paurosa analogia con chi se la prendeva con i libri, con un chiaro riferimento al passato dei regimi totalitari. Matteo Salvini aveva provato a derubricare l'atto e facendolo passare come una trovata, magari di cattivo gusto, ma dettata esclusivamente dal folklore.

Anche il Segretario leghista di Busto Arsizio aveva ricordato come la tradizione del luogo prevedesse questa pratica, assolutamente improntata all'allegria. Boschi, Fornero, Renzi, Gentiloni e perfino Donald Trump sarebbero stati "bruciati" in passato senza che gli stessi si fossero mai lamentati. I Giovani Padani, su cui si era puntato il dito, invece si sono dissociati apertamente.

Boldrini contro Salvini: uno scontro politico molto acceso

La sfida elettorale tra Laura Boldrini e Matteo Salvini a Milano verterà quasi sicuramente sulle tematiche legate all'immigrazione e all'accoglienza. Tra Lega e Sinistra non corre buon sangue in questa materia e la campagna per le Elezioni politiche del 2018 si preannuncia motivo di scontro. La Boldrini recentemente aveva dichiarato che Salvini sarebbe praticamente ossessionato dalla questione immigrazione e che non si occuperebbe mai dei problemi reali degli italiani, alimentando soltanto la lotta tra poveri anziché cercare soluzioni.