Potrebbe essere terminata l'apparente quiete nordcoreana nonché l'illusoria disponibilità di Kim-Jong-un ad aprire le porte al dialogo con il resto del mondo ed, in particolar modo, con Seul, in occasione dei prossimi Giochi Olimpici. Nei giorni scorsi è rimpatriata la delegazione nordcoreana dopo aver visitato ed ispezionato per 3 giorni tutte le sedi delle prossime Olimpiadi Invernali che si terranno in corea del sud, precisamente a PyeongChang. Pyongyang, oltre ad aver accettato di partecipare ai prossimi giochi olimpici, avrebbe anche accettato di organizzare eventi culturali congiunti con Seul per celebrare l'apertura della tanto attesa manifestazione.

La pace, però, sembra essere terminata.

Il leader asiatico, infatti, nelle ultime ore, avrebbe organizzato una parata militare che sfilerà per le strade della città il prossimo 8 febbraio ed in cui esibirà, durante la cerimonia, le sue nuove armi nucleari potenziate negli ultimi mesi dagli esperti militari del regime di Pyongyang ed in grado di raggiungere persino le città della costa occidentale degli USA. Il dittatore ha voluto personalmente cambiare la data della festa nazionale per celebrare le Forze Armate prevista, come ogni anno, per il 25 aprile, in memoria del 25 aprile 1932 quando Kim II-Sung mise in piedi la prima unità di guerriglieri per combattere le truppe giapponesi che occupavano il territorio nordcoreano.

L'obiettivo del leader sarebbe quello di far coincidere la parata con l'inizio dei Giochi Olimpici invernali per avere i riflettori del mondo puntati su di sé.

Le reazioni: Russia e Corea del Sud

Secondo il senatore russo, nonché presidente della Commissione Esteri del Consiglio della Federazione, Kosachev, la Corea del Nord non avrebbe mai dimostrato di voler sospendere definitivamente i propri test nucleari missilistici e continuerà ad esibire la propria potenza nucleare sino a quando non si sentirà più minacciata dagli Stati membri delle Nazioni Unite.

Il terrore della terza guerra mondiale non è finito, continua il senatore russo, e continuerà finché non si riusciranno a proporre garanzie reciproche: l'abbandono del nucleare in cambio della rinuncia, da parte del resto del mondo, dei tentativi di interferire negli affari interni della Corea del Nord. La Corea del Sud, invece, si è limitata a definire "intimidatoria" la parata che sarebbe stata organizzata dal regime di Kim-Jong-un ed ha confermato alla stampa che durante la manifestazione nordcoreana ci sarà un numero elevato di militari e quasi tutte le armi nucleari del regime.