L'appello lanciato in questi giorni per evitare di inserire all'interno della campagna elettorale attacchi razzisti, dopo il recente fatto accaduto a Macerata, sembra essere caduto nel nulla. Pietro Grasso e Laura Boldrini continuano ad accusare il leader della lega Matteo Salvini il quale, pur condannando il gesto compiuto da Luca Traini, sostiene che il ragazzo è stato motivato dal fenomeno incontrollato dell'immigrazione, di cui è responsabile il governo di sinistra. Giorgia Meloni, a sua volta, tenta di coinvolgere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'interno dell'attuale polemica, poiché non avrebbe mai telefonato alla madre della povera Pamela Mastropietro.

La leader di Fratelli d'Italia, unitamente all'avvocato Giulia Bongiorno, candidata della Lega, avrebbe collegato, infatti, il recente gesto di Luca Traini all'omicidio della ragazza compiuto da un immigrato nigeriano, facendo proprie alcune affermazioni e dichiarazioni dello stesso Traini.

La Lega, di fronte al recente fatto, si difende dichiarando che i candidati vengono scelti localmente e che Luca Traini, candidato alle amministrative del 2017, all'epoca era incensurato e non ha mai dimostrato atteggiamenti violenti. Comunque, afferma Salvini, "una mela marcia si può sempre trovare".

Pietro Grasso però, nonostante tutto, continua ad accusare la Lega e a ribadire che il gesto del ragazzo non può essere definito folle, perché il termine a sua volta non fa che giustificare l'atto compiuto da Traini.

Luca Traini, è un "razzista", "terrorista", continua Grasso e la stessa Boldrini, che ha definito il ragazzo "fascista", ha indicato Matteo Salvini tra i maestri dell'odio che in questi anni, a suo dire, non avrebbero fatto altro che incrementare l'odio nei confronti dei migranti generando paura e caos tra i cittadini italiani.

Ma Salvini non intende mutare il proprio modulo comunicativo di fronte alle accuse rivoltegli ed anzi sembra, piuttosto, alzare maggiormente il tono. Il fenomeno dell'immigrazione è oramai fuori controllo, afferma il leader della Lega, e questo non fa che provocare reazioni talvolta demenziali. La sinistra, continua Salvini sposando la tesi cara a Casapound e Fronte Nazionale, ha generato e pianificato questo fenomeno di sostituzione di popoli perché ha bisogno di schiavi per lavorare.

Berlusconi, dal canto suo, pur non nominando l'episodio di Macerata, afferma che i 600mila immigrati irregolari venuti in Italia durante gli anni di governo della sinistra sono qui per commettere reati: sono una bomba sociale pronta ad esplodere da un momento all'altro che solo il governo di centrodestra sarà in grado di disinnescare. Oggi in Italia ci sono circa 650mila migranti, continua Berlusconi, di cui solo il 5% ha diritto a restare poiché rifugiati.