The New York Review of Book, una delle più importanti testate internazionali, ha pubblicato questa settimana un lungo articolo di Tim Parks sulle prossime Elezioni politiche in Italia. Tim Parks ha studiato a Cambridge e ad Harvard, è uno scrittore e traduttore di importanti autori italiani. "Queste sono non-elezioni": dice un professore di filosofia a Tim Parks, incontrato in un bar di Milano. "Io non voterò". Alla domanda su cosa significhi, il professore risponde: "Chiunque vinca, non governerà. Chiunque vinca sarà la stessa cosa. La maggior parte delle politiche chiave saranno decise fuori dall’Italia".
L'articolo della NYR of Book rappresenta un sistema politico "semplicemente troppo bloccato e disfunzionale" affinché dalle elezioni del prossimo 4 marzo possa uscire qualcosa di importante per l'Italia: questa sarebbe la percezione della gran parte degli italiani, i quali, peraltro, crederebbero in pochi "nella possibilità che chiunque cerchi il potere sia animato da un genuino interesse per la nazione".
Il nuovo sistema elettorale appare difficilmente comprensibile dalla mentalità anglosassone: "Per evitare il pericolo che qualsiasi importante uomo del partito possa non venire eletto, il sistema consente ai candidati di presentarsi in una quantità di collegi elettorali in modo che se perdono in un posto, possono vincere in un altro.
L'effetto complessivo della nuova legge è una separazione radicale dei candidati dagli elettori". I candidati scelti a livello nazionale, dall’alto, una volta eletti finiranno in questo modo per non dover rendere conto agli elettori locali che li hanno votati.
Non sfugge al commento l’assenza assoluta in questa campagna elettorale di qualsiasi visione programmatica e realmente dinamica, di proposte radicali per far ripartire l'economia, mentre "la disoccupazione rimane elevata, a circa l'11%, e dopo anni di recessione l'economia è ancora preoccupantemente stagnante".
Non sfugge neppure l'assenza di un dibattito serio sull’Unione Europea, sulla politica estera in generale e sulla posizione dell'Italia nel mondo.
Lo scenario possibile gettato da Tim Parks non appare molto irrealistico anche al di qua dell'Atlantico. Gli ultimi sondaggi elettorali mostrano una situazione di stallo tra i tre grandi gruppi politici: Movimento Cinque Stelle, Centro-sinistra e Centro-destra.
Se dal voto non uscisse una maggioranza determinata e omogenea per governare il Paese, l'attuale governo potrebbe continuare fino a quando non si faranno nuove elezioni. "Dal momento che i parlamentari godono di prestazioni pensionistiche straordinarie se occupano i seggi per l'intera legislatura, pochi credono che una qualche forma di inciucio non sarà servita". Scorrendo Tim Parks, viene alla mente Pirandello: "Così è, se vi pare".