Mancano sempre meno giorni alle elezioni del 4 marzo 2018. Intanto i vari partiti hanno rivelato i loro programmi, soprattutto quelli legati al comparto pensionistico. Dalla Lega di Matteo Salvini al Partito Democratico di Renzi, ciascuno di loro ha voluto dire la sua. C'è chi vorrebbe abrogare la Legge Fornero e chi, invece, punta sull'innalzamento delle Pensioni minime. Scopriamo tutto nei dettagli.

Programma del centrodestra: abolizione della Fornero e pensioni a 1000 euro

Matteo Salvini ha affermato che dopo 41 anni di contributi un cittadino ha diritto di ritirarsi dal lavoro con dignità e quindi di andare in pensione.

In questo modo si garantirebbe un futuro a quei giovani disoccupati. Il leader della Lega vorrebbe eliminare completamente la legge Fornero, reintrodurre le pensioni di anzianità, la Quota 100 (senza penalizzazioni) e la Quota 41.

Nel partito Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni vorrebbe attuare una modifica del sistema pensionistico, con l'inserimento di una nuova riforma previdenziale socialmente ed economicamente sostenibile. La leader romana vorrebbe migliorare le prestazioni sanitarie e modificare il sistema pensionistico con il superamento della legge Fornero.

Molto interessante sembra essere anche il programma di Forza Italia. Silvio Berlusconi parla da tempo di aumentare le pensioni minime portandole a mille euro.

Inoltre, il Cavaliere vorrebbe garantire una pensione alle mamme e modificare la legge Fornero in alcuni parti. Per quanto riguarda le mamme, Berlusconi ha affermato che, pur non avendo fatto un lavoro retribuito, hanno trascorso tutta la vita ad accudire la famiglia, motivo per il quale meriterebbero una vecchiaia serena.

Programma del PD e del MoVimento 5 Stelle

Il PD di Matteo Renzi si presenta del tutto diverso da quello della coalizione del centrodestra. Si intende offrire una specie di garanzia con pensioni dal reddito minimo di 750 euro al mese. Inoltre, chi ha 63 anni di età e vorrebbe anticipare il ritiro dal mondo del lavoro, potrà farlo grazie ad alcune soluzioni basate sulle proprie esigenze (ad esempio redditi-ponte o anticipi pensionistici).

Il programma del Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio punta all'istituzione della Quota 100. In questo caso si potrà andare in pensione quando la somma tra età contributiva ed anagrafica corrisponderà a cento (ad esempio sarà pensionabile un cittadino di 65 anni che gode di 35 anni di contributi). Di Maio, inoltre, intende potenziare 'la staffetta generazionale'. 'Nessun pensionato deve vivere con meno di 780 euro mensili' ha affermato il leader del M5S.