Il 4 marzo 2018 è finalmente arrivato e si è respirata aria di elezioni politiche. Molti cittadini italiani sono accorsi nei seggi elettorali per votare il proprio partito di preferenza sperando che questa volta l’Italia subisca un cambiamento radicale in meglio. Ci sono state tante lamentele: ritardi di aperture dei seggi elettorali, code infinite, errori di schede elettorali, distrazioni e tanta confusione tra scrutatori ed elettori.
Seggi elettorali: disagi, ritardi, errori e tanto caos
A causa della novità di voto con il tagliando antifrode, si sono formate code a non finire, peggio di quelle che si formano nelle autostrade nel post-Ferragosto.
Gli scrutatori, per prima cosa, hanno dovuto registrare ogni singola scheda elettorale sia per la Camera e sia per il Senato nel registro dei votanti. Dopo che gli elettori hanno inciso una crocetta sul simbolo del partito di preferenza e chiuso le schede elettorali, hanno dovuto consegnare le suddette schede al Presidente di seggio che ha avuto il compito di verificare se il numero di matricola di ogni votante fosse rimasto invariato. Dopodiché si è dovuto strappare il tagliando per inserirlo nelle apposite buste: una per i tagliandi della Camera e l’altra per quelli del Senato. E, infine, si è provveduto ad inserire le schede elettorali nelle apposite urne. Tutto questo ha provocato distrazioni e confusioni tra scrutatori e la folla.
Nei social alcuni utenti hanno raccontato degli episodi alquanto spiacevoli. Episodi come quello di un elettore che ha consegnato al Presidente di seggio le schede elettorali votate e che hanno rischiato di essere date alla persona seguente, in attesa di andare a votare.
Interruzione a sorpresa nel seggio: Piersilvio Berlusconi attaccato
#Berlusconi contestato mentre vota nel suo seggio a #Milano da una attivista di #Femen#Elezioni #elezioni2018 #ElezioniPolitiche2018 pic.twitter.com/It95lTRdSt
— Poltronaggio (@poltronaggio) 4 marzo 2018
C’è chi ha sbagliato il seggio come il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, che ha dato la colpa al cambio di residenza, chi ha inserito le schede elettorali con il tagliando nelle apposite urne come ha fatto l’ex segretario del PD, Pierluigi Bersani e poi c’è il leader di Forza Italia, Piersilvio berlusconi, che è stato contestato da un’attivista delle Femen.
‘Berlusconi sei scaduto’ parole scritte a caratteri cubitali sul petto, privo di maglietta, dell’attivista che ha sorpreso i presenti nel seggio di Milano salendo sul banco per fare la sua esibizione da semi-nudista. I giornalisti si sono raccolti davanti a lei per fotografarla mentre le Forze dell'Ordine hanno cercato prontamente di afferrarla e di cacciarla fuori dal seggio. Piersilvio Berlusconi è tornato indietro e non vedendo l’attivista delle Femen, ha ironizzato con una scrutatrice ‘Non ho ancora visto niente. Peccato che se n’è andata via troppo presto.’