Il video della ragazza, attivista di Femen, che fa irruzione a seno scoperto nel seggio elettorale di Milano dove Silvio berlusconi si stava accingendo a votare, ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. La donna, di origini franco-algerine, ma di nazionalità francese, è stata fermata e verrà denunciata per i disordini creati nel seggio e, molto probabilmente, anche per atti osceni in luogo pubblico. Il leader di Forza Italia naturalmente sta bene e ha pure scherzato sulla vicenda, non appena tornata la calma tra le decine di giornalisti e uomini della scorta e delle forze dell’ordine presenti.
Ma l’azione dimostrativa, tipica del modus operandi del movimento femminista femen, evidentemente era stata preparata molto bene, visto che sulla pagina Facebook delle ‘ragazze terribili’ è comparso un post di denuncia indirizzato proprio a Berlusconi. Nel 2013 il Cavaliere era già stato ‘vittima’ di tre attiviste di Femen proprio nello stesso seggio milanese di via Scrosati.
Cos’è Femen?
Come anticipato qui sopra, quello noto ormai da anni in tutto il mondo con il nome di Femen, è un movimento femminista che ha avuto le sue origini in Ucraina nel 2008, precisamente nella capitale Kiev. Femen è nato per protestare contro tutte le discriminazioni compiute contro le donne, la misoginia, il sessismo e le disparità di trattamento sul lavoro e nella società in generale.
Il suo ‘biglietto da visita’ sono proprio i blitz a seno scoperto messi in atto da giovani ed avvenenti attiviste provenienti da ogni parte del globo.
Il comunicato di Femen: ‘Berlusconi sei scaduto’
Il post, pubblicato poco dopo le 15.00 di oggi, 4 marzo 2018, giorno delle elezioni politiche italiane, sul profilo Facebook ufficiale di Femen, si apre con un titolo inequivocabile: “Berlusconi sei scaduto”.
L’estensore del comunicato ricorda che oggi è anche la “giornata internazionale di lotta contro lo sfruttamento sessuale”. Per questo un’attivista è stata inviata da Silvio Berlusconi per ricordargli che “il suo tempo è scaduto”. Femen imputa al leader di FI la colpa di aver impostato tutta la sua carriera sulla corruzione e il ricatto.
Ma, soprattutto, si è macchiato troppo spesso di sessismo per aver organizzato “serate a scopo sessuale con giovani ragazze minori”, favorendone così la prostituzione. Insomma, stiamo parlando del cosiddetto Rubygate, un fatto ritenuto troppo grave da poter essere dimenticato. Citazione di Femen anche per Benito Mussolini, e una difesa accorata di due donne ritenute coraggiose come Asia Argento e Laura Boldrini. Un vero e proprio intervento politico, tanto per essere chiari.