Le urne dalle ultime elezioni hanno consegnato l'ingovernabilità al Paese ma comunque hanno permesso a centinaia di nuovi cittadini l'ingresso nelle istituzioni, specialmente eletti con il movimento 5 stelle. Ieri è stato il turno del Senato, dove le matricole sono entrate nel palazzo perdendosi tra i corridoi. I veterani, ovvero i senatori rieletti, li hanno accompagnati e hanno fatto loro da Cicerone tra le aule di palazzo Madama.

Foto e Iban

Le porte ai nuovi eletti sono ormai aperte, il primo giorno è stato come il welcome day che offrono all'arrivo nei grandi hotel ma senza cocktail.

I grillini eletti al Senato sono ben 112, ovvero il triplo rispetto all'ultima volta in cui erano 35; anche la Lega però non è da meno, è passata da 11 a 58 tra nuovi e rieletti senatori. L'accoglienza dei nuovi parlamentari è stata il disbrigo degli adempimenti burocratici ed è iniziata alle 14:30 di ieri nella sala dei Caduti di Nassiriya. Le operazioni preliminari e di sistemazione dei nuovi senatori andranno avanti per l'intera settimana, anche dopo il giorno della proclamazione. La prima registrata a palazzo Madama è stata Valeria Fedeli, seguita dalla Binetti, ma le matricole sono molte di più dei riconfermati; per questo motivo molti rieletti hanno rivestito il ruolo di tutor mostrando le stanze ai nuovi arrivati.

Fuori dal Senato la fila è lunga, in molti sono ansiosi di essere nominati senatori e tra i primi ci sono i giornalisti Primo di Nicola e Lannuti Elio. Anche diverse donne, tra cui Angela Piarulli che preoccupata per la foto di rito chiede come sono meglio tenere i capelli: sciolti o raccolti.

Tra le operazioni di registrazione c'è il rilascio delle impronte digitali oltre alla dichiarazione del conto corrente per farsi accreditare lo stipendio, le indennità e i rimborsi.

I gruppi politici di appartenenza, successivamente, forniranno cellulari e tablet ai loro senatori. Alla tessera di senatore come tutti ben sanno sono associati molti benefit, dai viaggi gratuiti per le tratte nazionali ferroviarie e aeree, diversi sconti e prezzi agevolati per la mensa e i bar.

La ricerca della stanza

Ogni senatore ha a disposizione una stanza all'interno di Palazzo Madama, così i senatori rieletti sono corsi ad accaparrarsi quelle migliori. Anche se saranno alla fine i gruppi partitici a scegliere la dislocazione finale, per esempio le stanze che prima erano del PD ora sono passate ai 5 Stelle.