Sono trascorsi ben 30 giorni da quando noi italiani siamo stati chiamati ad esprimere la nostra preferenza per creare un nuovo governo, che avrebbe finalmente sostituito quello provvisorio guidato da Gentiloni.
Ma nonostante questo arco di tempo, ancora non è chiaro chi rappresenterà il nostro bel paese. Il campo si è però ristretto a due leader: Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle e Matteo Salvini della Lega.
Alleanze
L'unico modo per poter dichiarare un governo eleggibile è quello di raggiungere il 50% dei voti richiesti per avere appunto la maggioranza.
Il Movimento 5 Stelle forte del suo 32,37% di voti ricevuti è il partito che ha ricevuto il maggior numero di preferenze mentre la coalizione del centrodestra (composto da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia), con il suo 36% è la coalizione che presenta il maggior numero di voti.
In questo mese sono molte le ipotesi che si sono create tra le varie coalizioni per poter creare alleanze in grado di raggiungere la maggioranza. Prima si parlava di un governo che prevedeva una coalizione tra M5S e il Partito Democratico, oggi invece sempre più si parla di una coalizione tra il M5S e la Lega Nord.
Problematiche
L'astio che scorre tra il M5S e il partito di Forza Italia guidato da Silvio Berlusconi, potrebbe essere un problema non indifferente per la possibile alleanza tra M5S e Lega, dato che il leader milanese fa parte della conglomerazione del centro destra a cui appartiene anche il partito di Salvini.
In merito alla vicenda infatti, il M5S si è sempre espresso contrario a collaborare con il partito di Forza Italia, perché non rispetta quelle che sono i valori del partito. Infatti, i grillini non vorrebbero in alcun modo aver a che fare con un possibile governo Berlusconi perché questo andrebbe contro a tutte le critiche che sono state lanciate dai loro vari leader al capo di Forza Italia.
Ritorno al voto?
Una soluzione plausibile potrebbe essere quella di richiamare gli italiani a votare. Un possibile ballottaggio tra i due maggiori partiti/coalizioni sembrerebbe essere quello si prospetta all'orizzonte dato l'instabilità e la mancanza di un partito dominante.
Il Presidente della Repubblica Mattarella, inizierà da domani ad ascoltare le varie delegazioni e le varie linee guida dei diversi partiti politici. Nella speranza che i partiti riescano a trovare finalmente un accordo e che il nostro paese possa di nuovo avere una figura nella quale potersi riconoscere.