È forse giunta l'ora di decidere. Il M5S ha sempre dichiarato di sentirsi sopra le parti e di non avere nessun legame con i vari schieramenti politici. Ora però il vento è cambiato e, per poter governare, dovrà scendere a compromessi con una delle 'fazioni' rivali. Ma quale scegliere?

Di certo la legge elettorale non ha aiutato il M5S che si è visto scavalcare dalla coalizione di centro destra e la prospettiva di sedersi allo stesso tavolo con F.I. fa accapponare la pelle ai militanti. D'altro canto l'altra soluzione percorribile è una alleanza innaturale con il centro sinistra, nemico giurato di Di Maio e di tutti gli italiani che hanno votato 5 Stelle.

Il WEB è insorto

Anche se il partito dei pentastellati è riuscito ad arrivare al 32% del gradimento nazionale, per colpa della legge elettorale targata PD, sta trovando molte difficoltà nel prendere in mano il Paese. Gli scenari sono per loro catastrofici. Da una parte la possibilità di allearsi con il centro destra (capitanato da Matteo Salvini) viene vanificato dalla presenza di Silvio berlusconi, personaggio non gradito dal Movimento e di cui Di Maio ha sempre avuto avversione.

Il rovescio della medaglia è un governo al fianco del PD, forza politica bocciata alle urne dagli italiani e su cui il M5S ha sempre visto la causa principale del declino del Paese. Il tempo stringe e Di Maio dovrà presto prendere una decisione.

L'apertura rivolta al centro sinistra ed auspicata anche da Pierluigi Bersani ha fatto insorgere lo zoccolo duro del movimento con vere e proprie contestazioni online preoccupando le alte sfere dei Pentastellati. In tutti i social network si scrive il malcontento per quello che a molti sembra un tradimento in piena regola e molti invocano nuove elezioni o, in alternativa, la scelta di Fico per guidare il paese con una coalizione allargata.

L'incubo del Governo Tecnico è ancora vivido nella mente del Popolo italiano.

Prosegue il NO ad oltranza di Di Maio

Nonostante i vari colloqui, il Leader Grillino non si smuove dalle sue posizioni e chiude la porta ad un asse M5S Centrodestra se Berlusconi non si farà da parte. Il PD ora è più vicino ma non mancano i mal di pancia tra i Democratici che vorrebbero rimanere all'opposizione e lasciare che i Partiti vincenti si scornino tra di loro.

Solo la Sinistra di Bersani apre ad un dialogo e cerca punti in comune per tornare alla ribalta.

L'unica verità indiscutibile però è il fatto che il Paese ha bisogno di un Governo stabile e duraturo e il tempo per formarlo sta giungendo al termine.