Il 4 aprile del 1968, a Memphis in Tennessee, Martin Luther King venne assassinato dal suprematista bianco James Earl Ray, arrestato due mesi dopo in un aeroporto londinese.
Fu il leader di numerose battaglie per sconfiggere la segregazione razziale. A cinquant’anni dalla sua morte la lotta continua.
L’arresto di Rosa Parks
Rosa Parks, attivista nera della National Association for the Advancement of Colored People, venne messa in carcere per il semplice fatto di non aver ceduto il suo posto ad un uomo bianco. La comunità reagì con rabbia all’accaduto.
Ci furono episodi violenti come la distruzione di autobus e negozi. Dopo il suo arresto M.L. King divenne il presidente del movimento che organizzò il boicottaggio degli autobus, iniziato nel 1955 a Montgomery, in cui nessun nero sarebbe più salito sui mezzi.
La marcia della libertà
Nel 28 agosto del 1963 guidò la marcia della libertà a Washington, al termine della quale, davanti al Lincoln Memorial, tenne uno dei suoi più noti discorsi, dal titolo: I have a dream, ho un sogno.
“I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin but by the content of their character. I have a dream today!”
“Ho un sogno, che i miei quattro bambini un giorno vivranno in una nazione in cui non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per l’essenza della loro personalità.
Oggi ho un sogno!”
Ad ascoltarlo una folla immensa di 250.000 persone, che marciarono con lui, suoi sostenitori, uomini e donne che credevano fortemente nelle sue parole. In lui avevano riposto le loro speranze, era il portavoce di afroamericani trattati non come esseri umani, ma come una “categoria” separata da quella dei bianchi, i quali erano più tutelati, possessori di diritti, liberi di vivere la propria vita senza essere perseguitati, incarcerati, giudicati e molte volte uccisi.
Voting Rights Act – Civil Rights Act
L. King nel 1964 fu insignito del premio Nobel per la Pace e un anno dopo vinse la lotta per i diritti civili. La legge “Civil Right Act”, approvata dal congresso americano, pose fine alla segregazione razziale negli Stati Uniti e, nel 1965, la “Voting Rights Act” permise agli afroamericani di poter votare alle elezioni che si svolsero nel paese.
La lotta non può finire
Dopo le importanti lotte di M. L. King e le molteplici svolte che ci sono state, si nota, dopo 50 anni, che ci sono ancora numerosi obiettivi da raggiungere.
Ci sono ineguaglianze notevoli tra bianchi e neri, oggi!
Oggi, parlando di reddito e patrimonio, il 10% della popolazione bianca vive in condizioni di povertà ma, sempre oggi, ben il 26% della popolazione afroamericana versa nelle medesime condizioni (Fonte: Paw Research -anno 2015).
Oggi, le famiglie dei bianchi hanno un reddito medio di 61.200 dollari, ma, le famiglie dei neri ne hanno uno di 35.400 dollari, sempre oggi! Le famiglie dei bianchi hanno un patrimonio di circa 171.000 dollari, invece, le famiglie nere di circa 17.600 dollari.
(Fonte: Federal Reserve - 2015)
Riguardo all’istruzione, il 36% dei bianchi ha almeno una laurea, mentre i neri laureati sono solo il 23%, oggi. (Fonte: Paw Research - 2015)
La situazione non cambia per il lavoro. 3,7% è il tasso di disoccupazione tra la popolazione bianca, contro il 6,9% tra la popolazione nera. Oggi! (Fonte: Bureau of Labor Statistics - 2018)
Infine, ancora oggi, i detenuti bianchi sono 274 ogni 100.000 adulti. Il tasso di detenzione per i neri è 5 volte superiore con 1.608 prigionieri (Fonte: Paw Research - 2016).
Martin Luther King aveva un sogno 50 anni fa, che in parte è stato realizzato. Oggi si lotta, ma sembra non abbastanza. Forse ciò che manca è la presenza di un leader e di una società con idee chiare di libertà e di uguaglianza.
In assenza di questo la discriminazione sarà dominante nelle comunità e le differenze prenderanno sempre più un accento negativo, mentre dovrebbero essere la colonna portante della società, una società in cui ogni essere umano dovrebbe essere il benvenuto, senza discriminanti inesistenti come la razza. Come diceva anche M. L. King “Riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali”.