La metamorfosi fulminea del Movimento5Stelle non poteva passare inosservata. Nel passaggio da partito di lotta a partito di governo, a sorprendere in particolare è stato il cambio di rotta di alcuni dei suoi esponenti più popolari. Paola Taverna, fresca di elezione al ruolo di vicepresidente del Senato, è quella che ha subito la trasformazione più emblematica. Addio alle urla tra i banchi del Senato, addio alle aspre repliche ai contestatori di piazza divenute virali. La Taverna in versione istituzionale ha saputo mostrare il suo lato più moderato, finendo con l’apparire agli occhi dei più critici come una versione caricaturale dell’originale.

Ospite a Di Martedì condotto da Giovanni Floris, infatti, l’ex pasionaria grillina ha recitato la parte della perfetta scolaretta ripetendo alla lettera i discorsi pronunciati da Di Maio sulle alleanze di governo. La Taverna ha aperto a un’intesa con Salvini o con il Partito Democratico, ma ha ribadito che il veto su Berlusconi reggerà anche dopo il confronto con la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Proprio per quest’ultima, autoproclamatasi in passato berlusconiana di ferro, la Taverna ha mostrato una fiducia quantomeno sorprendente: “Siamo sicuri che si comporterà con estrema imparzialità”.