Da Pierluigi Bersani a Elisabetta Casellati. A distanza di cinque anni dal tentativo naufragato condotto dall’ex segretario del Partito Democratico, toccherà al presidente del Senato sondare i partiti alla ricerca di una quadratura del cerchio che appare tuttavia lontana. Bersani non ha mai fatto mistero di aver pagato, anche fisicamente, quei giorni che lo videro sventurato protagonista. Ospite nel salotto di Giovanni Floris a Di Martedì, l’esponente di Liberi e Uguali ha sottolineato le analogie che legano impercettibilmente le due ultime crisi politiche parlamentari.

Allora come ora Bersani ha ribadito la necessità di lavorare su di una lista sintetica di punti programmatici urgenti, che mettano d’accordo il Movimento5Stelle e proprio il Pd. “A suo tempo ho chiesto proprio questo ai Cinquestelle - ha ricordato Bersani - mettiamoci d’accordo e fate partire il governo”. Nonostante la necessità di un’intesa per il Paese, l’ex leader dei dem è apparso piuttosto scettico sul buon esito del tentativo affidato alla Casellati. La ricostruzione di una forte e ampia forza progressista, che comprenda anche i grillini, è un’idea che non è mai naufragata nella visione di Bersani. “Non perdo la speranza che possano farne parte, ma so che è una cosa incerta perché devono risolvere prima delle ambiguità che non saranno consentite ancora a lungo dalla logica dei fatti”.