Il nodo alleanza per il governo sta creando più di un grattacapo agli addetti ai lavori, e copioso materiale per gli organi di informazione. Sono numerosi i personaggi che ogni giorno vengono interpellati fornendo il proprio quadro della situazione. Uno di questi, recentemente intervistato dalla trasmissione Agorà e dal programma radiofonico Circo Massimo, è il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, uno dei perni di Forza Italia. Toti ha voluto dare la sua lettura della situazione, fornendo implicitamente qualche consiglio ai propri alleati.

No al PD, troppe differenze

Ci sono troppe differenze col Partito Democratico spiega Toti. Non avrebbe senso tentare un governo con loro. Avrebbe invece senso che si partisse da un governo di centrodestra allargato ai 5 Stelle magari con Antonio Tajani presidente. Una situazione non facile, anche perché ci son due programmi diversi da far coesistere. Nel caso però non si arrivi a delle posizioni concilianti, sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a dover fare le proprie valutazioni.

Toti non manca di ammonire velatamente anche lo stesso centrodestra. Una rottura tra Salvini e Berlusconi sarebbe una macchia difficilmente eliminabile. E soprattutto sarebbe qualcosa che andrebbe spiegata agli elettori.

Un centrodestra che secondo Toti si dovrebbe strutturare per affrontare un Movimento 5 Stelle che viaggia sul 30%.

Idea partito unico

E il presidente ligure ha un’idea chiara in testa, e non è la prima volta che la esprime; ossia quella del partito unico del centrodestra. Un partito unico che in realtà come ben sappiamo è già esistito, ma che non ha retto, forse anche a causa dei suoi protagonisti.

Toti tuttavia ha un’idea diversa da quello che fu il PdL. Vuole un partito che si radichi sul territorio e respinge le voci che lo vogliono cospiratore ai danni di Berlusconi. Un partito realmente unico, che coinvolga anche Fratelli d’Italia e componente cattolica; e soprattutto che nasca da una scelta del popolo, non da predellini o iniziative personali.

Intanto Di Maio risponde a Salvini

Luigi Di Maio, a stretto giro di posta, ha voluto rispondere a Matteo salvini che ha invocato e ottenuto l’unità del centrodestra. Quello del leader del Movimento 5 Stelle sembra un aut-aut. Salvini faccia una scelta, o vuole il cambiamento o tornare indietro con Berlusconi chiosa laconico il capo politico dei pentastellati, che non contento rincara la dose. Secondo Di Maio infatti, invocando l’unità il segretario leghista sta mettendo all’angolo se stesso e tutto il centrodestra.