Luigi Di Maio tira dritto per la sua strada, per i militanti 5 stelle è la scelta giusta, per gli avversari politici semplicemente un arrogante. Continua infatti nella sua Politica di non dialogo, in cui il punto fermo è esclusivamente uno: lui dovrà essere il premier in quanto leader del partito più votato.
Di Maio però, si ostina a non voler fare i conti con il resto del parlamento, con gli equilibri creatisi e con gli accordi tra le coalizioni che ovviamente ne conseguono. Il Movimento 5 Stelle infatti ha accettato il ruolo della coalizione di centrodestra, che unita ha la maggioranza in parlamento, riconosce le leadership del segretario della Lega Matteo Salvini ma, al momento, ha un rifiuto categorico per Forza Italia e soprattutto per il suo fondatore: l’ex presidente del consiglio Silvio berlusconi.
Contratto di governo e FI fuori
Un vero e proprio diktat quello dei pentastellati, che al momento non è recepito da nessuno degli altri partiti. L’idea del capo politico del M5S è chiara: un governo con Lega e/o Partito Democratico, cui si aggiunge un assoluto divieto per Forza Italia. Come se non bastasse, al momento il leader del Movimento fondato da Beppe Grillo si rifiuta categoricamente anche solo di incontrare Berlusconi per parlare di governo.
Di Maio, ha anche annunciato di voler dar vita a un contratto di governo, sulla falsa riga tedesca. Quello che c’è nel contratto si fa, il resto no.
Proposta irricevibile
Al momento la proposta è rispedita al mittente sia dal carroccio che dai democratici.
Salvini infatti, conscio dei patti stipulati nella propria coalizione e del risultato sia della coalizione stessa, sia della Lega; ritiene che non si possa prescindere da un governo di centrodestra, magari allargato ai 5 stelle. Salvini inoltre ha già ribadito più volte che non intende allearsi col PD.
La proposta Di Maio, è stata dunque bocciata anche dagli stessi Dem.
Il capogruppo al senato Marcucci bolla come irricevibile l’invito del premier designato dai 5 stelle. Il PD, secondo quanto dichiarato dal suo capogruppo, annuncerà al presidente Mattarella l’indisponibilità a qualsiasi governo che abbia Salvini o Di Maio come premier.
La furia dell’ ex-cav
Silvio Berlusconi ha tuonato contro le parole di Di Maio: “Non accettiamo nessun veto, Di Maio chi si crede di essere?
Mica può scegliere lui chi incontrare”. L’ex proprietario del Milan non ha di certo gradito le parole del capo pentastellato e dichiara che il suo obiettivo rimane quello di dare al paese un governo stabile. Tra l’alto Berlusconi, al contrario di Salvini, non ha mai negato che appoggerebbe un governo di responsabili che coinvolga anche il PD. Magari silurando Di Maio e Movimento.