Le elezioni ungheresi sono sempre più vicine e l'attuale premier Viktor Orban punta ad ottenere il terzo mandato. Diversi analisti ed opinionisti danno per 'scontata' la vittoria di Orban e del partito di governo 'Fidesz', il quale risulta in netto vantaggio rispetto alle altre forze politiche. Tra queste forze politiche, c'è da segnalare che il secondo partito del paese è quello di estrema destra e 'radicalmente antieuropeista' Jobbik, che da qualche tempo ha deciso di moderare e 'occultare' la sua vicinanza al mondo neofascista. Inoltre, seguono il partito socialista e altri minoritari di espressione liberale e socialdemocratica favorevoli alle politiche dell'Unione Europea.

Orban: 'Dobbiamo combattere gli agenti di Soros infiltrati nell'opposizione'

Durante la campagna presidenziale Orban ha scelto di focalizzare la sua politica sul tema dell'Unione Europea e dell'immigrazione di massa, nonché sul cosiddetto 'piano di Soros' e le organizzazioni non governative da lui fondate e/o sostenute. Su ciò, c'è da dire non molto tempo fa che il governo ungherese aveva creato la legge intitolata 'Stop Soros', legge destinata a limitare l'influenza delle ONG favorevoli ai flussi migratori. Inoltre, negli ultimi giorni il presidente ungherese ha sostenuto che vi sono almeno 2000 'agenti di Soros' tra gli oppositori e, come riportato da un articolo pubblicato sul sito web di East West, ha dichiarato che c'è la necessità di "combattere contro i candidati dell'opposizione che non sono dei loro partiti, ma di Soros".

L'attuale presidente dell'Ungheria e Soros, da alleati ad 'acerrimi nemici'

Sui rapporti tra Orban e Soros, c'è da ricordare che inizialmente essi erano tutt'altro che cattivi. Difatti, l'attuale presidente dello stato magiaro ha iniziato la sua carriera politica proprio grazie al sostegno del finanziere e filantropo statunitense di origine ebraica, che vedeva in 'Fidesz' una forza politica capace di far diventare l'Ungheria una nazione basata sui principi della liberaldemocrazia.

Tra l'altro, nel 1989 Orban fu beneficiario di una borsa di studio finanziata da Soros e con essa ebbe la possibilità di frequentare l'Università di Oxford.

Arrivato al governo, nel primo periodo lo stesso Orban rimase alleato di Soros ma in seguito cambiò sempre di più la propria attitudine politica e trasformò il Fidesz da un partito di stampo liberale a quello di matrice 'nazionalconservatrice' di oggi