berlusconi si sta mettendo fuori dai giochi. Non erano questi gli accordi su cosa dire alle consultazioni”. È un virgolettato attribuito a Matteo Salvini, pubblicato questa mattina dal quotidiano La Stampa, a rendere nota l’irritazione del leader della Lega dopo le dichiarazioni di fuoco, di chiusura verso il M5S, rilasciate da Silvio Berlusconi al termine del primo giro di consultazioni al Quirinale in vista della formazione del nuovo governo. Secondo i leghisti che, invece, hanno aperto la porta a Luigi Di Maio, l’atteggiamento degli alleati del centrodestra rischia di essere un vero e proprio suicidio politico, visto che il pericolo di un esecutivo M5S-Pd non è per nulla scongiurato.

Ecco allora che salvini, per non rischiare di perdere l’ingresso leghista a Palazzo Chigi, sta pensando di rompere definitivamente con il Cavaliere.

La linea dura di Berlusconi contro Di Maio

A scatenare la violenta reazione di Salvini sono state le parole pronunciate ieri dallo stesso Berlusconi, al termine della consultazione tra la delegazione di FI e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Non siamo disponibili a un governo fatto di pauperismi e giustizialismi e populismi e odio che innescherebbe una spirale recessiva e di tasse elevate con fallimenti a catena anche nel settore bancario “, aveva precisato il tycoon azzurro di fronte ai giornalisti riuniti al Quirinale. Parole di netta chiusura nei confronti di un governo con il Movimento di Luigi Di Maio che Salvini non ha affatto preso bene.

La reazione di Salvini e il rischio rottura tra Lega e FI

La paura dello stato maggiore della Lega, infatti, è che, una volta tramontata l’ipotesi di un governo centrodestra-M5S, per colpa dell’infantile intransigenza di Berlusconi, Mattarella possa rivolgere il suo sguardo al Pd. Il partito dell’ex segretario Renzi, infatti, per il momento si è autoescluso dai giochi di Palazzo, ma sono in molti all’interno del Nazareno a puntare ad una alleanza con i grillini.

Per questo Salvini avrebbe deciso di lanciare un avvertimento all’alleato, colpevole, a suo modo di vedere, di non aver rispettato i patti stretti nel centrodestra sulla linea da tenere durante le consultazioni. Il capo della Lega dice di comprendere l’irritazione berlusconiana causata dal veto posto su di lui da Di Maio, ma considera controproducente chiudere “in maniera così netta” ai pentastellati.

Così facendo, insomma, il Cavaliere “si sta mettendo fuori dai giochi” da solo.

Impossibile poi, secondo Salvini, che il Pd decida di scendere dall’Aventino per appoggiare un governo di centrodestra, come invece spera ancora Berlusconi. Se i Dem dovessero muoversi, questa l’opinione di Salvini, lo farebbero solo per formare un esecutivo con i 5 Stelle dopo essersi liberati di Renzi. Comunque sia, resta necessario un “chiarimento” tra i due alleati del centrodestra, pena l’immediata rottura di Salvini con Berlusconi per abbracciare Di Maio al governo.