Nel giorno della tanto invocata Direzione Pd, le trattative per la formazione di un nuovo governo sembrano ancora essere in alto mare. A cercare di sbrogliare la matassa che rischia di invischiare anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è il Corriere della Sera che, attraverso un retroscena pubblicato dall’informatissimo Marzio Breda, ipotizza la formazione di un governo del centrodestra con l’appoggio della parte renziana del Pd. A guidare questo nuovo esecutivo, una sorta di nuovo patto del Nazareno allargato alla Lega, dovrebbe essere il ‘moderato’ Giancarlo Giorgetti al posto della figura, considerata troppo divisiva, di Matteo Salvini.
I dubbi di Mattarella sul ‘governo del presidente’
Da quando il M5S di Luigi Di Maio sembra essere stato messo all’angolo dai veti incrociati dei due Matteo, Salvini e Renzi, l’unica soluzione possibile rimasta nelle mani del Capo dello Stato sembra essere quella del cosiddetto ‘governo del presidente’. Una sorta di ammucchiata che dovrebbe mettere insieme tutte le forze politiche per arrivare, almeno, ad approvare la manovra finanziaria in autunno. Ma i giochi non sono assolutamente fatti. Il Pd, infatti, rischia di spaccarsi tra renziani e opposizioni interne, mentre il rapporto nel centrodestra tra Salvini e Berlusconi resta sempre in bilico.
Il nuovo patto del Nazareno allargato: gli incontri tra Letta e Lotti
In questa situazione così ingarbugliata, ci prova il Corriere della Sera a fornire un raggio di luce. Secondo Breda, infatti (il giornalista si serve sempre di fonti quirinalizie considerate attendibili), gli sherpa di Forza Italia e Pd, rispettivamente Gianni Letta e Luca Lotti, si sarebbero incontrati più volte nei giorni scorsi per definire i particolari di un possibile nuovo Patto del Nazareno.
La novità, rispetto al discusso accordo tra Renzi e Berlusconi, sarebbe l’ingresso nel patto di un terzo contraente: la Lega di Salvini. Ma, nei piani dei due leader politici, Mattarella non dovrebbe affidare un preincarico di formare il governo al leader leghista, così come sembrerebbe più logico, bensì ad un’altra personalità, considerata rassicurante e portata alla mediazione, individuata nella figura di Giancarlo Giorgetti.
Secondo il Corriere, poi, alla spalle di questo Nazareno 2, potrebbe esserci un accordo già sancito tra Renzi e Berlusconi per modificare la legge elettorale e riformare la Costituzione per far fuori definitivamente i pentastellati di Di Maio dai giochi di governo.