Si riparte con nuove consultazioni. Le terze per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tutti i tentativi fin qui fatti, non hanno prodotto, com'è ormai noto, nulla di concreto. In mezzo, i veti incrociati di Luigi Di Maio contro Silvio Berlusconi, di Matteo Salvini verso il Partito Democratico e di Matteo Renzi verso il Movimento 5 Stelle, che ha creato non pochi malumori in casa Dem.
Le preoccupazioni del presidente
Il presidente della Repubblica sarebbe preoccupato e irritato dalla situazione, vista l’incapacità dei protagonisti nel trovare un minimo spiraglio di accordo per portare la legislatura a pieno regime.
Mattarella tuttavia deve tentare di svolgere al meglio il suo ruolo istituzionale, e per questo avrebbe già concepito una linea preferenziale, il cui punto fondamentale sarebbe lo scongiurare nuove elezioni immediate, invocate nelle ultime ore a gran voce da Luigi Di Maio, magari incanalando il parlamento su un auspicato "governo di scopo" dalle ampie convergenze, possibilmente guidato da un personaggio super partes. Questo si renderebbe necessario soprattutto per due motivi. Il primo è senza ombra di dubbio l'approvazione di una nuova - ed ennesima - legge elettorale; mentre il secondo sarebbe scongiurare il temuto aumento dell’IVA. Difficilmente comunque la legislatura avrà vita lunga, e tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 gli italiani potrebbero nuovamente essere chiamati alle urne.
Il calendario
Lunedì 7 maggio alle ore 10. È questo l’orario fissato per le nuove consultazioni che inizieranno con il Movimento 5 Stelle. Seguirà alle 11 la delegazione del centrodestra e si chiuderà alle 12 con i democratici. Nel pomeriggio, alle 16, sarà la volta di Liberi e Uguali, seguiti poco dopo dal gruppo per le Autonomie e infine dai due gruppi misti; prima quello del Senato e poi quello della Camera.
Chiuderanno le consultazioni alle 17.30 Roberto Fico e, alle 18.00, Elisabetta Casellati.
Bernini: governo al centrodestra, Meloni: incarico pieno
Le forze politiche alzano la voce. La capogruppo al Senato di Forza Italia Anna Maria Bernini lancia un messaggio forte al parlamento e al centrodestra. La senatrice ha rimarcato che la priorità per Forza Italia è dare subito un governo al paese che, sostiene la Bernini, verrà sostenuto dai voti dei parlamentari responsabili.
La capogruppo forzista sottolinea la necessità di sbloccare l’impasse anche attraverso la costituzione delle commissioni parlamentari, in modo che la macchina governativa possa mettersi in moto, evitando così che l’indecisionismo e i giochi di palazzo immobilizzino ulteriormente il paese. Le fa eco Giorgia Meloni. La presidente di Fratelli d’Italia ha già confermato che si consulterà con gli altri leader del centrodestra per chiedere a Mattarella un incarico pieno per la formazione di un governo.