Sono dati molto interessanti quelli forniti in diretta tv questa mattina, 18 maggio, da Lorenzo Pregliasco di YouTrend nel corso del talk show di La7 Omnibus, condotto da Alessandra Sardoni. Pregliasco, dopo aver specificato che la supermedia è l’analisi compiuta da YouTrend per conto dell’Agenzia di Stampa Agi, mettendo insieme tutti i sondaggi dei diversi istituti di ricerca statistica, annuncia “cambiamenti non irrilevanti rispetto alle supermedie delle settimane passate”, In particolare, il dato che salta subito all’occhio è il calo, seppur di pochi decimali, subito dal M5S per la prima volta dalle elezioni del 4 marzo.

Tra le altre forze politiche, l’unica a registrare un incremento è la Lega, mentre Pd, FI, Fd’I e LeU perdono consensi.

Le percentuali di tutte le forze politiche secondo gli ultimi sondaggi: M5S e Lega

Passiamo alle cifre vere e proprie fornite da YouTrend con la supermedia dei sondaggi politici più recenti. Il M5S di Luigi Di Maio, come anticipato, si piazza al 32,4%, perdendo lo 0,3% rispetto alle Elezioni politiche, ma restando di gran lunga la forza politica più votata dagli italiani. I pentatellati scontano, forse, il momento di blocco legato alla trattativa di governo con i leghisti, anche se, dopo la firma del contratto, la strada sembra in discesa. La Lega, invece, sembra proprio non pagare in termini di consensi l’estenuante tira e molla su programma e squadra di governo.

Anzi, il partito di Matteo Salvini arriva a toccare il 22,6% dei voti potenziali, incrementando del 5,2% il 17,4% ottenuto il 4 marzo.

Pd, Forza Italia, Fd’I e LeU calano tutti

Se la Lega ride e il M5S continua comunque a sorridere, non si può certo dire la stessa cosa degli altri quattro partiti presenti in parlamento. Il Pd, ancora in cerca di un nuovo segretario dopo il passo indietro di Matteo Renzi, veleggia intorno al 17,8%, perdendo quasi un punto percentuale rispetto al già deludente 18,7% ottenuto alle elezioni politiche.

Anche Forza Italia, nonostante la riabilitazione di Silvio Berlusconi e la sua autocandidatura alla guida di un governo di centrodestra, paga dazio arrivando appena all’11,9% (aveva il 14% il 4 marzo). Chiudiamo la rassegna dei sondaggi politici con Fd’I di Giorgia Meloni, in difficoltà con il 3,9% (aveva il 4,3%) e la sinistra di LeU, mediaticamente già evaporata, attaccata alla quota minima del 3% netto (aveva il 3,4%). Menzione finale per + Europa di Emma Bonino, destinato a scomparire in breve tempo (1,8%).