Nonostante gli "sforzi instancabili per mantenere l'unità dell'occidente, le relazioni transatlantiche sono sotto immensa pressione a causa delle politiche del presidente Trump". Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, nella lettera di invito al vertice Ue ai 28 Paesi componenti, esprime una profonda preoccupazione per le sorti dell'Unione europea e delle sue relazioni con gli Stati Uniti. "Sfortunatamente, le divisioni vanno al di là di quelle commerciali [...] pur sperando per il meglio, dobbiamo essere pronti a preparare la nostra Unione agli scenari peggiori".

Il ruolo di Donald Trump e delle sue scelte nel vertice Ue

Nell'agenda del summit, previsto per la giornata di oggi e domani, sono presenti temi fondamentali che hanno il compito di rafforzare la struttura comunitaria. Alcuni di questi riguardano la regolamentazione dell'immigrazione, chiesta a gran voce da realtà sia esterne sia interne alla stessa Unione europea, come ben dimostra la politica del ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini; altri argomenti sono la difesa comune e i negoziati sulla Brexit. Ma saranno l'economia e il commercio ad aprire il dibattuto sul ruolo del presidente Trump. Si parlerà infatti dei dazi imposti dagli Stati Uniti sui beni in acciaio e in alluminio, i quali impatteranno prima di tutto sull'export tedesco.

Non solo, come sottolineato da Donald Tusk le divergenze commerciali delineano un singolo aspetto di quell'allontamento che sembra insediarsi nel mondo occidentale. È necessario infatti considerare alcune scelte unilaterali che hanno particolarmente colpito i leader europei, come l'abbandono degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul cambiamento climatico o l'uscita degli stessi Usa dall'accordo sul nucleare iraniano.

Per un'Europa debole e internamente divisa le soluzioni sono indefinite e di difficile percezione

Il messaggio di Donald Tusk è chiaro, il contesto geopolitico è del tutto differente in seguito al summit del G7 in Canada. Di fronte alla politica americana che sembra voler portare a un significativo indebolimento dell'occidente, le scelte che devono essere adottate dall'Unione europea assumono una portata internazionale.

Il vertice Ue dei 28 si prospetta incerto a causa delle diverse pretese e della crescente protesta dei movimenti populisti, i quali mirano a una maggiore indipendenza dalle scelte di Bruxelles. Ora, più che mai, la capacità di raggiungere un punto fermo e comune tra gli Stati membri rappresenta la capacità di rafforzare l'organizzazione europea e così la capacità di rispondere ai cambiamenti internazionali.