Il piano organizzato da Movimento 5 Stelle e Lega è praticamente pronto, ed è già sulla rampa di lancio per poterlo avviare. Si tratta di un insieme di interventi volti principalmente alla modifica della Legge Fornero e per renderla meno gravosa per quanto riguarda i requisiti per poter ricevere anticipatamente la pensione; senza però tralasciare misure altrettanto importanti come l'"opzione donna".

La Fornero in via di cambiamento

La cosiddetta "quota 100" dovrebbe far lasciare il lavoro in anticipo per i lavoratori che lo richiedono, ma in questa ipotesi è incorporato un insieme di requisiti per poter essere certi di non gravare troppo sui conti pubblici già pericolosamente compromessi.

Ma non è finita: ci saranno anche degli strumenti per gestire le aziende dei lavoratori più anziani (ristrutturazioni comprese), che prendono esempio dal fondo di solidarietà, ma con il limite di 63-64 anni.

Detassazioni per chi si trasferisce

Questo nuovo Governo si avvale anche di una ipotesi alquanto curiosa: quella di detassare le Pensioni di quelli che decidono di trasferirsi in piccoli Comuni del Mezzogiorno, al fine di evitare lo spopolamento di questi centri ed evitare anche la fuga all'estero in cerca di condizioni di vita migliore. Molti pensionati infatti decidono di andare a vivere in Spagna o Portogallo per la convenienza dello stile di vita.

Il Reddito di Cittadinanza

Di Maio continua ad insistere sulla sua promessa elettorale del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza, premettendo però che servirà del tempo per poterne discuterne insieme alla legge di Bilancio, ma questo sarà possibile solo in autunno.

Su questo punto sembra che il nuovo Governo sia abbastanza cauto, proprio perché ci sono serie possibilità che questo intervento in particolare possa aumentare il debito pubblico.

L'opzione donna

Per quanto concerne l'opzione donna, bisogna fare un passo indietro e ricollegarsi alla legge Fornero. In questo caso però, oltre alla "quota 100" ci sarà anche un altro tipo di introduzione: quello della "quota 41".

In cosa consiste? Mentre con la "quota 100" si potrà andare in pensione in anticipo di tre anni (almeno a 64 anni) rispetto ad oggi, con la seconda possibilità l'anticipo diventa di uno o due anni (almeno a 62), a seconda delle condizioni. L'età è un fattore alquanto determinante proprio perché funge da paletto per non aumetare il conto già molto salato dell'intervento che ammonta a 15 miliardi circa, secondo l'Inps.