In Italia c'è un problema di razzismo, inutile negarlo. Episodi come quelli delle ultime settimane si sono verificati anche in passato e, probabilmente, nell'ambito di uno scontro politico in atto che ha come tema centrale l'immigrazione, risaltano maggiormente ai 'disonori' della cronaca. Ad ogni modo, il negazionismo messo in atto da soggetti beceri che popolano i social network è da condannare. Siamo dinanzi ad un problema e non bisogna voltarsi dall'altra parte. Non sceglie di voltarsi nemmeno Luigi Di Maio che, ai microfoni di Radio Rai 1, torna sui recenti episodi, l'ultimo dei quali ai danni dell'atleta italiana Daisy Osakue.

Per il vicepremier il razzismo esiste ed è un dato di fatto, ma l'attuale governo non ha alcuna responsabilità.

'Finalmente queste aggressioni fanno notizia'

"I dati parlano chiaro - afferma il leader del M5S - e ci sono azioni contro persone di colore. Penso sia un dato di fatto, ma non un fatto di quest'anno. Oggi è in atto il meccanismo di notiziabilità, ben venga perché finalmente questi episodi fanno notizia. Ma non bisogna utilizzarli per dire che il governo sta fomentando il razzismo". Di Maio respinge dunque al mittente le accuse, rivolte in particolare al ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Episodi del genere - aggiunge - sono accaduti anche negli anni scorsi e più se ne parla, più la società deve interrogarsi su chi li mette in atto.

Sono imbecilli e criminali e mi auguro che vadano in galera il prima possibile. Noi stiamo con le persone aggredite, ci mancherebbe altro".

Il direttore di 'Avvenire': 'Clima xenofobo, Salvini pesi le parole'

Il ministro Di Maio, pertanto, difende l'operato dell'esecutivo, ma nel contempo ammette l'esistenza di un fenomeno preoccupante e non circoscritto agli ultimi mesi.

Fuori di dubbio, però, che il clima si sia inasprito e le campagne di odio ed intolleranza che viaggiano veloci grazie ai social dovrebbero essere in qualche modo arginate. I razzisti sono sempre esistiti, oggi parecchi di loro si sentono legittimati ad esprimersi. Sulle ultime vicende è intervenuto anche il direttore di Avvenire.

"Il ministro dell'Interno Salvini pesi bene le parole - afferma Marco Tarquino - prima di liquiidare come sciocchezze gli allarmi di chi denuncia il clima xenofobo. Sia in grado di guardare la realtà ed ascoltare altre voci della destra italiana. Negare l'evidenza serve ad ingigantire il mostro. Dobbiamo vergognarci e reagire di civiltà".