Dopo lo scontro di circa un mese fa a Taranto riguardante il caso dei braccianti, il caso della nave Diciotti sta aprendo a una crisi istituzionale. Salvini non molla e non vuole far sbarcare i migranti a bordo della nave della Guardia Costiera, "Se vuole intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano" ha dichiarato il vicepremier. Secondo il quotidiano La Repubblica Salvini, dopo aver subito il pressing di Mattarella e di Conte, avrebbe minacciato le dimissioni, dichiarando: "Se mi sconfessate cade il governo".

Salvini minaccia le dimissioni

La situazione è tesa, dalla nave sono sbarcati attualmente solo 29 minori non accompagnati. Rimangono a bordo ancora più di 140 persone, Salvini ha detto al premier e al capo dello Stato di intervenire se vogliono ma che non avranno il consenso del ministro dell'Interno. Alcune fonti all'interno dell'istituzioni hanno riferito che nel pomeriggio di ieri ci sono stati dei contatti diretti tra il premier Conte e Mattarella proprio in merito alla nave Diciotti, questo fatto fa pensare che stiano pensando a una soluzione senza l'ausilio di Matteo Salvini.

Ieri, durante una diretta sulla pagina Facebook ufficiale del ministro dell'Interno, Salvini ha usato parole dure contro Roberto Fico: "Tu fai il presidente della Camera, io il ministro dell'Interno che ha sottoscritto un programma preciso di governo.

Comincio a pensare che essere presidente della Camera non porti bene: Bertinotti, Boldrini, Fini, Fico". La risposta di Fico è arrivata quasi subito, il presidente della Camera si è detto felice della decisione di far scendere i minori non accompagnati dalla nave ma anche che per lui ricoprire questo ruolo significa non rinnegare i "principi fondamentali e la dignità umana".

Salvini, amareggiato dal mancato appoggio delle istituzioni su questa vicenda, ha minacciato le dimissioni. Per il leader della Lega l'Italia deve prendere come esempio il modello australiano del "No way", ribadendo che sulla nave della Guardia Costiera attualmente si trovano tutti migranti illegali.

Le reazioni alla vicenda del mondo politico

Per l'ex premier Gentiloni tutta questa vicenda si può riassumere come una "vergogna nazionale", mentre Toninelli tuona contro l'Europa accusandola di non aver mantenuto fede alle promesse. "Il voltafaccia dei paesi europei rappresenta un egoismo non più accettabile - ha detto il ministro - Catania non è un porto solamente italiano, ma anche europeo". Conte anche si schiera contro l'Europa, sul suo profilo Facebook ha scritto: "L'Europa vuole battere un colpo? L'Italia è stata abbandonata".