Il senatore leghista, Mario Pittoni, a capo della Commissione Istruzione al Senato ha come grado d'istruzione la terza media. L'esponente del partito di Matteo Salvini, in un'intervista a L'Espresso, ha confessato di non aver mai fatto chiarezza sul suo personale curriculum per paura che i social si scagliassero su di lui. Pittoni sostiene però che non concludere gli studi, e dunque non arrivare alla maturità, è stata una scelta: 'il sapere non si impara sui libri', ha confessato a 'L'Espresso' il senatore leghista.

Mario Pittoni ha tenuto però a precisare che proviene da una famiglia nella quale la scuola ha avuto una rilevante importanza: il papà del leghista è infatti un insegnante, stessa cosa per il fratello che è un rinomato professore.

Nell'intervista al settimanale il senatore ha tenuto a precisare inoltre che la scelta di non diplomarsi è stata una sua mossa di 'ribellione'. Mario Pittoni a 'L'Espresso ha sottolineato che per lui la passione per quello che si fa spinge a studiare in modo più approfondito quello che invece gli insegnati chiedono agli studenti.

Chi è Mario Pittoni?

Il curriculum del senatore leghista Mario Pittoni (1950), che ha redatto il testo della riforma Buona Scuola proposto dalla Lega, è stato reso noto sul portale del Comune di Udine. Dando uno sguardo al documento scritto a penna si evince la posizione di direttore presso una nota rivista di annunci, le sue esperienze nella Parigi-Dakar e la posizione di addetto stampa per Edi Orioli, un pilota motociclistico e pilota automobilistico italiano, specializzato in rally raid, vincitore in carriera di quattro edizioni del Rally Dakar con le moto.

Per ciò che concerne invece la formazione del senatore c'è da precisare che sul curriculum si legge 'iscritto all'albo dei giornalisti dal 1981' ma non si evince il titolo di studio conseguito.

Le proposte nel programma della Lega sulla scuola

Per quanto riguarda l'attività Politica, come detto, il senatore ha redatto il programma della Lega sulla scuola.

Fra le idee per migliorare la scuola vi è ad esempio la proposta di far diventare la scuola elementare e la suola media un tutt'uno, ma anche quella tornare a dare importanza al valore educativo grazie alle bocciature alle quali oggi si fa sempre meno ricorso. Fra le proposte nel contratto di Governo c'è anche quella di abolire i trasferimenti e la chiamata diretta. Chissà se la Lega e il Movimento Cinque Stelle erano a conoscenza del curriculum del capo della Commissione Istruzione al Senato.