Ieri Matteo Salvini ha parlato insieme a Marine Le Pen, capo del Rassemblement National (RN) francese, in occasione di un convegno a Roma organizzato dal segretario generale Ugl, Francesco Paolo Capone. I due leader politici, forti dell'ondata sovranista, hanno creato in vista delle elezioni europee di maggio il "Fronte della libertà". Salvini e Le Pen mirano ad ottenere larga parte dei voti, e dare così vita a una "Europa delle nazioni e delle libertà".

Salvini e Le Pen contro l'UE

I due leader sovranisti si difendono dalle accuse di essere i nemici dell'Europa, e ribattono affermando che il vero pericolo per l'Ue sono "quegli Juncker e Moscovici asserragliati nel bunker di Bruxelles".

Il vicepremier italiano, che dichiara di essere insieme al capo del RN per una visione comune "dell'Europa, dell'agricoltura, del lavoro, della lotta all'immigrazione", parla di una "rivoluzione del buonsenso" che avverrà a maggio. "Non lottiamo contro l'Europa", affermano i due leader, "ma contro l'Unione europea per salvare l'Europa". Secondo Le Pen e Salvini nascerà una nuova Europa che sarà in grado di contrastare la globalizzazione e di riportare i valori democratici. "Ora siamo in un momento storico", hanno affermato.

Per quanto riguarda i rapporti tra Italia e Ue, il vicepremier dice di voler dare risposte rapide, "così come sono veloci a Bruxelles a mandare letterine di richiamo", riferendosi alla lettera con cui qualche giorno fa la Commissione aveva bocciato il Def italiano.

Matteo Salvini commenta anche le reazioni dei mercati in Italia, dove ieri lo spread ha superato quota 300. Il ministro dell'Interno dice di osservare i mercati in quanto vicepremier, ma prosegue affermando di dare maggiore importanza al diritto al lavoro, sicuro dell'appoggio che gli italiani danno al Paese nonostante i diversi richiami dell'Ue.

Fronte unico, ma liste separate

Pensando alle elezioni europee di maggio, per il rinnovo della Commissione e del Parlamento europeo, Salvini e Le Pen creano quindi un fronte unico. Saranno probabilmente mantenute separate le liste, ma verrà proposto dai sovranisti un unico candidato per la commissione UE. Come spiegato dal capo del RN, infatti, il Fronte della libertà avrà un progetto comune, e solo nei posti chiave cercherà di avere anche dei candidati comuni.

Il ministro dell'Interno commenta poi anche la posizione nel Parlamento europeo di "Fidesz", il partito di Viktor Orban, premier ungherese sovranista e alleato di Salvini che in Europa siede però con il Ppe (Partito Popolare Europeo). Il capo dei leghisti afferma di non volersi intromettere, dicendo che la decisione spetta agli ungheresi. Tuttavia, lasciando intravedere un'apertura verso il Ppe, aggiunge che spetta a loro decidere se continuare a stare con la sinistra (il Ppe è infatti alleato dei socialisti) oppure se tornare alle origini di un'Europa che si basi sui valori e sui diritti al lavoro. Salvini chiude invece categoricamente a un'alleanza con i socialisti, perché li ritiene "al servizio della speculazione internazionale".

Dure le reazioni dell'Unione Europea e del presidente della Commissione Jean Claude Juncker, che di recente aveva avuto un acceso scontro mediatico con Salvini. Juncker dichiara di dover distinguere i due leader sovranisti dagli euroscettici, che comunque pongono delle questioni all'Ue. Infatti, ritiene giusto rispettare le persone scettiche di fronte all'Ue, con le quali deve nascere un dibattito. Riferendosi poi a Salvini e Le Pen, Juncker conclude dicendo che bisogna invece arrestare l'avanzata in Europa dei "populisti stupidi" e dei "nazionalisti ottusi", suggerendo che con essi nessun dibattito può nascere.