Francesco Facchinetti, in arte dj Francesco, torna ad esprimere la sua opinione sul feroce omicidio di Desirée Mariottini. Qualche giorno fa il figlio di Roby Facchinetti, tastierista dei Pooh, aveva invocato sui social la pena di morte e la ghigliottina in piazza per il branco di immigrati irregolari africani che avrebbe drogato, stuprato ripetutamente e, infine, lasciato morire la ragazza in uno squallido palazzo abbandonato nel quartiere romano di San Lorenzo. Domenica scorsa, invece, ospite di Domenica In, Facchinetti junior ha consigliato di “buttare il buonismo nel cestino” perché le persone hanno paura e la legge attuale non funziona, non punisce i colpevoli.

Parole che suonano come musica nelle orecchie del leader della Lega Matteo Salvini che, infatti, condivide il video di DJ Franceso sulla sua pagina Facebook e rilancia sul tema sicurezza: “Sono d'accordo, il buonismo ha rovinato l'Italia, perché ha fatto venir meno il rispetto”.

Francesco Facchinetti a Domenica In: ‘Ho paura’

Ospite di Mara Venier, insieme a Giampiero Mughini, nel salotto domenicale di Rai1, Francesco Facchinetti, in merito al caso Desirée, dice di parlare “da padre, ho 38 anni, ho quattro figli, ho deciso di vivere in questo Paese, di creare impresa in questo Paese, di crescere i miei figli in questo Paese e ho paura”. Questo il suo sentimento, la paura, perché, prosegue, “pensare che una ragazza di 16 anni, con delle problematiche, okay, possa incontrare degli individui.

E uno di questi individui ha addirittura affermato ‘meglio lei morta che noi in galera’. E la legge che cosa fa? Se volete apriamo il vaso di Pandora e controlliamo quanti assassini che hanno tolto la vita a qualcuno si son fatti nove o dieci anni di galera. Questo non va bene, nel 2018 il buonismo lo dobbiamo buttare nel cestino, ci siamo rotti le scatole”.

DJ Francesco: ‘Non sono fascista, sono realista’

“Ma dove lo hai visto il buonismo in questa circostanza?”, prova ad interloquire Mughini il quale, a sua volta, proprio sul caso Desirée, è stato sommerso di critiche e insulti per aver affermato che la ragazza fosse una “predestinata”, in quanto tossicodipendente che conduceva una vita pericolosa.

Ma la risposta di Facchinetti è perentoria” In questa circostanza io l’ho visto su di me - dice il figlio di Roby - perché alcune persone mi hanno detto ‘Francesco ma non puoi esclamare queste cose, non puoi dire queste cose sui social, sei fascista’. No, io non sono fascista, sono realista. Ci sono persone che chiedono una soluzione, chiedono pene esemplari. Queste persone che uccidono una ragazza di 16 anni, la violentano, la drogano, mi spiegate perché devono andare in galera nove anni e poi uscire? Mi spiegate perché devono stare in questo Paese?”.

‘Il problema è del non Stato che non agisce’

“E questo - prosegue - non è un problema causato dalla forze dell’ordine, perché le forze dell’ordine guadagnano 1200 euro al mese e rischiano la loro vita.

Il problema è della legge o il problema è del non Stato che non agisce rispetto a queste problematiche oggettive. Quando avevo sei anni io prendevo la mia bicicletta, quella con le ruotine, e andavo all’oratorio, da solo, con i miei amici. Io oggi i miei figli non li faccio uscire neanche a 20 metri da casa”.