Intervenuto a Radio Radicale, il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, ha fatto il punto della situazione sulla tenuta del Governo gialloverde e sulla riforma della prescrizione voluta dal Movimento 5 Stelle e concepita dall'attuale Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Intervistato da Giovanna Reanda, il deputato forzista ha affermato: "Se i due partiti della maggioranza litigano su tutto, se dicono bianco e nero sui diritti fondamentali, dalla prescrizione alle grandi opere fino ad arrivare allo sviluppo del Paese, vuol dire che il Governo non sta in piedi.

E allora è arrivato il momento da parte della Lega di staccare la spina, fermare questa deriva verso l'arretramento del Paese e tornare alle ricette originali di Forza Italia e del centrodestra unito".

Mulè: 'Il Movimento 5 Stelle vuole istituire l'ergastolo processuale a vita'

Il deputato e giornalista siciliano, ex direttore di Panorama e attuale capogruppo di Forza Italia nella Commissione Vigilanza RAI, ha proseguito dicendo: "E' un appello alla Lega, l'ennesimo appello a rendersi conto che oramai si è incamminata su un terreno che non è quello della Lega, che tradisce gli stessi valori della Lega. Guardate quello che sta succedendo sulla prescrizione. Sono in gioco i diritti fondamentali dei cittadini.

Si vuole istituire l'ergastolo processuale a vita. Questo provvedimento non può appartenere né alla Lega, né ad una forza politica autenticamente garantista che fonda la sua esistenza sul rispetto dei diritti".

Anche lo stesso Berlusconi, leader di Forza Italia e nuovo Presidente del Monza Calcio, nei giorni scorsi ha escluso nella maniera più categorica un'alleanza tra Lega e M5S per le prossime elezioni politiche, essendo certo che l'alleanza dei partiti di centrodestra oggi conquisterebbe la maggioranza assoluta e la solidità della coalizione di centrodestra è comprovata dal patto rinnovato per le elezioni regionali.

E che comunque l'attuale Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha assicurato all'ex Cavaliere che per il Carroccio l'opzione politica del futuro era e rimane il centrodestra. "Di fronte a uno stato etico che stabilisce che cosa è bene e che cosa è male e che trasforma i cittadini in sudditi, mi pare che ci siano tutte le premesse di una deriva autoritaria", l'ennesimo affondo di Berlusconi rivolto al Movimento fondato da Grillo e Casaleggio.