La sua posizione sulla politica del presidente USA è nota, ma al di là di questo non ha mai autorizzato Donald Trump ad usare le sue canzoni per i comizi. Rihanna passa alle vie legali ed in pieno clima elettorale da Midterm diffida il principale inquilino della Casa Bianca per aver utilizzato impropriamente il suo brano 'Dont' Stop the Music' in un comizio a Chattanooga, Tennessee. La canzone è stata diffusa a tutto volume con gli altoparlanti. Non è la prima artista a schierarsi contro Trump per uso non concesso dei brani.

La nota dei legali

Nella lettera di diffida che Rihanna ha fatto pervenire a Trump tramite i suoi legali, sta scritto a chiare lettere che la connessione di eventi legati alla politica con i brani musicali crea la falsa impressione che la signora Fenty (Robyn Rihanna Fenty è il nome di battesimo della cantante) sia collegata in qualche modo a Trump.

Oltretutto il presidente non è mai stato autorizzato ad utilizzare la musica della nota popstar. Rihanna è venuta a conoscenza della questione attraverso un tweet del giornalista Philip Rucker che ha commentato un comizio di Donald Trump, soffermandosi in particolare sulle 'magliette del presidente che vengono lanciate alla folla mentre risuona 'Don't Stop the Music' di Rihanna come in una partita e tutti ne sono entusiasti". Rihanna ha dunque risposto al tweet. "Non andrà avanti per molto, io e la mia gente non vogliamo essere in o nei paraggi di questi terrificanti raduni, grazie Philip per avermi informato".

L'artista di Barbados non parteciperà allo show del Super Bowl per protesta

La nota popstar originaria di Barbados ha inoltre già reso noto che non prenderà parte all'esibizione musicale che si svolgerà il 3 febbraio del prossimo anno ad Atlanta, in occasione dell'Half Time Show del Super Bowl.

La decisione è motivata dalla solidarietà espressa dei confronti di Colin Kaepernick, l'ex quarterback dei San Francisco 49ers che ha ideato il kneeling, mettersi in ginocchio durante l'inno nazionale americano come segno di protesta per le ingiustizie subite dalla minoranza nera nel Paese.

La lista degli artisti che hanno vietato a Trump l'uso della loro musica

Prima di Rihanna, altri musicisti avevano vietato a Trump l'utilizzo dei loro brani per eventi politici. Tra questi Pharrell Williams, Steve Tyler e gli eredi di Prince. Andando ancora più indietro negli anni, troviamo Mick Jagger ed i Rolling Stones al gran completo oltre agli eredi dei Beatles ed anche i Queen, dopo che Trump aveva utilizzato 'We are the champions' nella convention del 18 luglio di due anni fa. Fermo restando che altri artisti come Taylor Swift, Lana Del Rey, Miley Cyrus, Beyonce, Katy Perry e Lily Allen si sono schierati pubblicamente contro l'attuale presidente USA.