Continua la bagarre sui presunti lavoratori in nero nell'azienda che all'epoca dei fatti apparteneva ad Antonio Di Maio, padre del Ministro del lavoro e dello sviluppo economico. Tra gli ultimi scontri politici anche quello tutto social tra l'ex ministro del governo Renzi, Maria Elena Boschi ed Alessandro Di Battista. Quest'ultimo ha scritto un commento ad un post della Boschi sulla questione suddetta, commento che dopo qualche ora è stato cancellato presumibilmente dalla deputata del Partito Democratico.
Il commento è stato successivamente ripubblicato nella pagina del Movimento 5 Stelle.
Alessandro Di Battista ha affermato di aver attaccato la Boschi non per le vicende personali del padre, ma per quello che lei avrebbe provato a fare, secondo Di Battista, per salvare la banca di cui il padre era vicepresidente. ''Lo sanno benissimo tutti gli italiani che ti hanno politicamente sfrattata e che tu continui ad ignorare - ha affondato l'ex esponente di punta grillino - lo meriti per tutte le bugie che hai detto e per aver usato il tuo ruolo di ministro in quel modo. Luigi non lo ha fatto.''
Boschi vs Di Battista: lei lo tira in ballo, lui risponde sotto al post
Alessandro Di Battista rispondendo sotto al post dalla Boschi ha affermato che nella vicenda che ha coinvolto il padre di quest'ultima, il problema non era Pierluigi Boschi ma le azioni compiute dalla figlia, relativamente al caso della banca di famiglia, cioè Banca Etruria.
Non solo, l'ex parlamentare grillino ha parlato anche delle presunte frequentazioni avute dal padre della deputata. ''Il problema non sono i padri, ma le azioni compiute e tutte le menzogne che hai detto''.
'Di Battista ha scritto volgarità, è fascista come suo padre'
La deputata del Pd ha pubblicato un post in cui attacca in modo molto netto i due principali esponenti del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista: ''Leggendo le volgarità di Alessandro Di Battista capisco che in famiglia il fascista non è solo suo padre.
La verità è semplice: su di me e mio padre son stati scaricati quintali di fango, tra l'altro mio padre non è stato mai condannato. ll padre di Di Battista è e resterà un fascista".
Si tratta di ulteriori veleni tirati fuori a seguito della vicenda sollevata da Le Iene, con il caso dei presunti lavoratori in nero nell'azienda di proprietà del padre del ministro del lavoro, Luigi Di Maio.
Sulla questione, sempre sul fronte dell'opposizione, è intervenuto anche il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci che, alla luce di questa vicenda, ha invitato il vicepremier Di Maio a riferire in aula.